"Bossi che canta Maruzzella? E' un uomo di merda. Mi fa schifo".
Questa frase potrebbe valere (costare) all'incirca un miliardo di vecchie lire.
Visto che non basterebbero tutti i miei stipendi da qui alla fine dei miei giorni per pagare una tale cifra, ci tengo a precisare che queste parole non sono mie, ma sono state pronunciate da Pino Daniele oltre 6 anni fa durante una conferenza stampa.
Siccome il nostro sistema giudiziario (allora come oggi) non aveva niente di meglio e di più importante da fare, quel grande uomo dell'On. Umberto Bossi ha pensato (bene) di denunciare il cantautore napoletano per diffamazione.
Dopo oltre un lustro, pare che si sia riusciti a venire a capo dell'intricata bega e il gup di Sanremo ha rinviato a giudizio Pino Daniele.
Il reato contestato, grazie all'indulto, non avrà rilevanza penale ma c'è il rischio che lo zio Pino venga condannato a pagare il risarcimento che i legali del senatùr hanno chieto: 500.000 €.
A parte il fatto che, fortunatamente, non ho mai rilasciato interviste e quindi sono al riparo da simili azioni giudiziarie, mi sorge spontanea una domanda.
I parlamentari godono (fra i tanti) di un particolare "privilegio" che consiste nella insindacabilità delle opinioni espresse, in pratica non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni, ciò vale a dire che non hanno nessuna responsabilità penale, civile, amministrativa o patrimoniale sulla minchiate che dicono, sono, letteralmente, degli "irresponsabili".
Grazie a questo bellissimo principio, il rispettabilissimo senatore di cui sopra si può permettere il lusso di usare il tricolore come carta da culo, incitare i "padani" a mettere mano ai fucili e via discorrendo, senza doverne rispondere davanti a nessun giudice.
In virtù di questo principio è come se ci fosse una netta divisione tra l'uomo e il politico: il politico parla per bocca dell'uomo, il politico pensa le michiate, l'uomo le dice, ma non è responsabile, perchè, in realtà, è il politico che parla.
E allora, perchè l'uomo non dovrebbe essere irresponsabile, oltre per ciò che dice, anche per ciò che gli viene detto? In fondo, l'uomo di merda è il Bossi politico, mica il Bossi uomo!
E comunque, nel caso in cui lo zio Pino dovesse essere condannato al risarcimento, tutti quei cittadini, dotati ancora del dono della responsabilità, dovrebbero passarsi una mano sulla coscienza e contribuire in solido in proporzione alle volte che hanno pensato quello che lo zio Pino ha detto!
Questa frase potrebbe valere (costare) all'incirca un miliardo di vecchie lire.
Visto che non basterebbero tutti i miei stipendi da qui alla fine dei miei giorni per pagare una tale cifra, ci tengo a precisare che queste parole non sono mie, ma sono state pronunciate da Pino Daniele oltre 6 anni fa durante una conferenza stampa.
Siccome il nostro sistema giudiziario (allora come oggi) non aveva niente di meglio e di più importante da fare, quel grande uomo dell'On. Umberto Bossi ha pensato (bene) di denunciare il cantautore napoletano per diffamazione.
Dopo oltre un lustro, pare che si sia riusciti a venire a capo dell'intricata bega e il gup di Sanremo ha rinviato a giudizio Pino Daniele.
Il reato contestato, grazie all'indulto, non avrà rilevanza penale ma c'è il rischio che lo zio Pino venga condannato a pagare il risarcimento che i legali del senatùr hanno chieto: 500.000 €.
A parte il fatto che, fortunatamente, non ho mai rilasciato interviste e quindi sono al riparo da simili azioni giudiziarie, mi sorge spontanea una domanda.
I parlamentari godono (fra i tanti) di un particolare "privilegio" che consiste nella insindacabilità delle opinioni espresse, in pratica non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni, ciò vale a dire che non hanno nessuna responsabilità penale, civile, amministrativa o patrimoniale sulla minchiate che dicono, sono, letteralmente, degli "irresponsabili".
Grazie a questo bellissimo principio, il rispettabilissimo senatore di cui sopra si può permettere il lusso di usare il tricolore come carta da culo, incitare i "padani" a mettere mano ai fucili e via discorrendo, senza doverne rispondere davanti a nessun giudice.
In virtù di questo principio è come se ci fosse una netta divisione tra l'uomo e il politico: il politico parla per bocca dell'uomo, il politico pensa le michiate, l'uomo le dice, ma non è responsabile, perchè, in realtà, è il politico che parla.
E allora, perchè l'uomo non dovrebbe essere irresponsabile, oltre per ciò che dice, anche per ciò che gli viene detto? In fondo, l'uomo di merda è il Bossi politico, mica il Bossi uomo!
E comunque, nel caso in cui lo zio Pino dovesse essere condannato al risarcimento, tutti quei cittadini, dotati ancora del dono della responsabilità, dovrebbero passarsi una mano sulla coscienza e contribuire in solido in proporzione alle volte che hanno pensato quello che lo zio Pino ha detto!
2 commenti:
Allora devo dare un sacco di soldi allo zio Pino ^^
/me va a romprere il salvadanaio :)
Io di soldi allo zio Pino ne ho già dati abbastanza ;-)))
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