lunedì 16 febbraio 2009

Ultimatum


Pare che siamo arrivati al verdetto finale.
Dopo qualche decennio di agonia, il Festival della canzone italiana sembra arrivato al capolinea, o almeno ad un bivio importante.
Stando a quanto dice il direttore di RaiUno, Del Noce, il successo, o l'insuccesso, di questa edizione del festival, deciderà cosa succederà della kermesse canora.
Pare che, almeno in questo caso, persino un allineato come Del Noce abbia preso una decisione drastica e sia nettamente contrario all'accanimento terapeutico.
Se il festival saprà respirare da solo, e bene, altrimenit staccheranno la spina.
Ma allora, perchè hanno messo su il cast più scadente degli ultimi 30 anni, hanno cancellato l'unica cosa buona, cioè il dopo festival, e hanno fatto a gara a creare polemiche?
...non è che stanno stendendo un bel tappeto rosso per dirottare il festival su Canale 5?
Magari la De Filippi sabato non sarà la co-conduttrice, ma prenderà in mano il testimone della conduzione!
A pensar male, si fa peccato...ma si ci azzecca sempre!

venerdì 13 febbraio 2009

La vita, diritto o dovere?

Al di là delle ignobili strumentalizzazioni politiche e dell'altrettanto ignobile veleno riversato sulla famiglia Englaro, la vicenda di Eluana, più che la vicenda di Welby, ha favorito la nascita, in tutti gli strati della società, del dibattito sul testamento biologico.
La mia posizione è dettata da ragionamenti di carattere esclusivamente etico, morale, o meglio, dettati dalla mia etica, dalla mia morale, dal mio modo di vedere, considerare, la vita e la morte.
Ribadisco che, mai come in questo caso, la politica, anzi, i politicanti, abbiano voluto strumentalizzare la vicenda, spostando sul piano politico un confronto che doveva assolutamente prescindere dalle ideologie politiche.
Questa ignobile operazione, ha snaturato la discussione, grazie anche ad un sistema di informazione degno di una dittatura del 3° mondo (con tutto il rispetto), il Governo è stato presentato come il difensore della vita, l'opposizione come la paladina della morte.
Ieri sera, nella puntata di Anno Zero, se ne è avuta l'ennesima dimostrazione.
La giornalista, l'unica!, che abbia visto Eluana negli ultimi giorni della sua agonia (durata 17 anni!) è stata trattata di merda da Formigoni (con sulle labbra quel sorriso del cazzo che non gli si spegne mai!), la sua testimonianza, sempre dall'esimio statista, è stata definita "di fantasia", mentre molto più valore hanno le tesimonianze delle suore che hanno accudito Eluana per 17 anni e, soprattutto, la testimonianza della vedova di un eroe di guerra (con tanto di enfasi nel sottolineare l'eroismo del milite), che ha visto Eluana SORRIDERE!
A niente servono le spiegazioni di medici e scienziati: "non sono sorrisi, sono spasmi!", Formigoni è depositario della verità assoluta.
L'arroganza di queste persone, mi provoca il voltastomaco, non sanno di cosa parlano, eppure sentenziano, obbligano, rifiutano il confronto, i medici, gli scienziati che portano prove inoppugnabili, sono comunisti, cultori della morte, mentre loro, e solo loro, sono i paladini della vita.
La legge che vogliono approvare, anche questa a colpi di maggioranza (come una qualsiasi legge ad personam del nano), non farà altro che obbligare ogni persona a "subire" qualsiasi cura medica, nessuno di noi sarà libero di decidere fino a che punto è dignitoso vivere, loro hanno deciso che sopravvivere 50 anni attaccati ad un macchinario, significa vivere.
Alla faccia delle emozioni, delle sensazioni e di tutta una serie di diritti e doveri che, in quanto vegetali, saranno negati.
Curioso come, queste stesse persone, che la coerenza non sanno manco dove stia di casa, usino le stesse parole, la stessa enfasi, la stessa passione, per scagliarsi contro le tecnologie e la ricerca scientifica quando faccia loro comodo, e come invece la osannino quando la stessa può consentire di allungare di decenni lo stato vegetativo di un essere umano!
Eppure, a me, mai come questa volta, sembra tutto così chiaro.
Sono d'accordo sul fatto che la vita sia un bene indisponibile, ma fino a quando si può considerare
vita?
Fino a che punto vivere è un dovere, e quando diventa un diritto?
A chi tocca dire cosa, quando, è vita, e quando non lo è più?
Perchè non abbandonare ogni retaggio culturale, sociale e, soprattutto, religioso e lasciare che siano i medici ad esprimersi?
Dopodichè, perchè non lasciare ad ognuno di noi decidere se è vita essere attaccato ad una macchina e non potersi innamorare, odiare, mangiare, votare, litigare, fare una passeggiata, sorridere, ubriacarsi, drogarsi, trombare, mandare affanculo Formigoni, bere?
Io credo che anche questa volta la spunteranno loro, la loro ipocrisia e la loro ignobiltà.
Costringeranno persone più esasperate di Beppino Englaro a fuggire all'estero o commettere un gesto insensato.
Ieri sera, una delle perle di Formigoni in tv, è stata che Eluana è stata uccisa contro la sua volontà.
Pertanto, i parenti e gli amici di Eluana, che l'hanno sentita più volte esprimersi in maniera netta sull'argomento, sono tutti una massa di satanisti comunisti che non vedevano l'ora di ammazzarla!
Per evitare che possa succedere anche a me, per evitare che un Formigoni qualsiasi prenda le mie difese e accusi i miei cari di essere degli assassini, anche se loro faranno l'impossibile per darci una legge medievale in materia, lascio al mio blog il mio testamento biologico.
Se la mia vita, per un motivo qualsiasi, dovesse dipendere da un sondino che mi alimenta e mi idrata, vi prego, lasciatemi morire in pace.

giovedì 12 febbraio 2009

Come to Calabria...

.....parola di Rino "ringhio" Gattuso!

giovedì 5 febbraio 2009

Silenzio, perfavore.

Al mio paese c'è un bellissimo detto che recita " 'e gabbu 'u sinne mora, ma sicce 'ncappa" (variazione sul tema " ...sinne mal'e campa").
La parola "gabbu" è intraducibile, perchè è un atteggiamento, l'attegiamento, cioè, di chi "si fa specie" di qualcosa.
Il detto ci mette in guardia dal "farsi gabbo" di una situazione o di una persona, perchè, oggi o domani, potrebbe capitare la stessa cosa a noi, e allora tutti i buoni (o cattivi) propositi (...fossi stato io al suo posto...) se ne vanno a puttane.
Io ho sempre cercato di seguire il consiglio, non sempre ci riesco (ovvio), ma ci provo, ci provo sempre a NON mettermi nei panni di chi deve operare una scelta, magari dolorosa, di chi deve decidere su una questione importante.
E' per questo che non vorrei mai trovarmi nei panni del papà di Eluana.
Il dolore lacerante che sta provando quest'uomo, credo sia inimmaginabile.
Si dice che non ci sia peggior condanna che sopravvivere ai propri figli, e questo povero cristo non solo è sopravvissuto alla figlia, ma ogni giorno lei stessa glielo ricorda.
Questo martire moderno, da 16 anni ormai, non può rassegnarsi al dolore di aver perso una figlia, perchè è costretto a conviverci con quel dolore, tutti i giorni.
Ma questo pensiero, sembra sia poco condiviso.
Da mesi, oramai, è tutto un florilegio di opinioni: dai blogs (da quale pulpito!) alle segrete stanze del Vaticano, dagli studi della Vita in diretta al circolo del bridge di Bassano del Grappa, sembra che tutti, tranne il padre di Eluana, sappiano cosa sarebbe la cosa migliore da fare.
Oggi credo di aver raccolto una perla, la nipote del duce, in piena trance da difesa della vita, sosteneva, col suo tipico savoir faire, che, se fosse per lei, farebbe morire il padre di Eluana piuttosto!
La ciliegina sulla torta non poteva che metterla lo psiconano, che oggi ha minacciato un decreto, come se si trattasse di bloccare il prezzo della benzina o magari dare un bonus per l'acquisto di un televisore al plasma.
Una volta tanto Uòlter l'ha detta giusta, pacatamente, serenamente, ha chiesto alla "politica" di fare un passo indietro.
Ma il suo appello, resterà inascoltato, e c'è da giurare che già stasera, nel salotto di Vespa, eminenti personaggi come Afef, l'omino Michelin, Topo Gigio e gli immancabili sondaggi di Mannheimer faranno ulteriore pruvulazzo intorno a questa tragedia.
Sicuramente ci sarà l'idiota di turno che, per sostenere il diritto alla vita di Eluana, dirà che non dobbiamo andare contro la natura, dimenticandosi che la natura ha già deciso 16 anni fa, e che se Eluana respira ancora, è solo un artificio.