venerdì 13 febbraio 2009

La vita, diritto o dovere?

Al di là delle ignobili strumentalizzazioni politiche e dell'altrettanto ignobile veleno riversato sulla famiglia Englaro, la vicenda di Eluana, più che la vicenda di Welby, ha favorito la nascita, in tutti gli strati della società, del dibattito sul testamento biologico.
La mia posizione è dettata da ragionamenti di carattere esclusivamente etico, morale, o meglio, dettati dalla mia etica, dalla mia morale, dal mio modo di vedere, considerare, la vita e la morte.
Ribadisco che, mai come in questo caso, la politica, anzi, i politicanti, abbiano voluto strumentalizzare la vicenda, spostando sul piano politico un confronto che doveva assolutamente prescindere dalle ideologie politiche.
Questa ignobile operazione, ha snaturato la discussione, grazie anche ad un sistema di informazione degno di una dittatura del 3° mondo (con tutto il rispetto), il Governo è stato presentato come il difensore della vita, l'opposizione come la paladina della morte.
Ieri sera, nella puntata di Anno Zero, se ne è avuta l'ennesima dimostrazione.
La giornalista, l'unica!, che abbia visto Eluana negli ultimi giorni della sua agonia (durata 17 anni!) è stata trattata di merda da Formigoni (con sulle labbra quel sorriso del cazzo che non gli si spegne mai!), la sua testimonianza, sempre dall'esimio statista, è stata definita "di fantasia", mentre molto più valore hanno le tesimonianze delle suore che hanno accudito Eluana per 17 anni e, soprattutto, la testimonianza della vedova di un eroe di guerra (con tanto di enfasi nel sottolineare l'eroismo del milite), che ha visto Eluana SORRIDERE!
A niente servono le spiegazioni di medici e scienziati: "non sono sorrisi, sono spasmi!", Formigoni è depositario della verità assoluta.
L'arroganza di queste persone, mi provoca il voltastomaco, non sanno di cosa parlano, eppure sentenziano, obbligano, rifiutano il confronto, i medici, gli scienziati che portano prove inoppugnabili, sono comunisti, cultori della morte, mentre loro, e solo loro, sono i paladini della vita.
La legge che vogliono approvare, anche questa a colpi di maggioranza (come una qualsiasi legge ad personam del nano), non farà altro che obbligare ogni persona a "subire" qualsiasi cura medica, nessuno di noi sarà libero di decidere fino a che punto è dignitoso vivere, loro hanno deciso che sopravvivere 50 anni attaccati ad un macchinario, significa vivere.
Alla faccia delle emozioni, delle sensazioni e di tutta una serie di diritti e doveri che, in quanto vegetali, saranno negati.
Curioso come, queste stesse persone, che la coerenza non sanno manco dove stia di casa, usino le stesse parole, la stessa enfasi, la stessa passione, per scagliarsi contro le tecnologie e la ricerca scientifica quando faccia loro comodo, e come invece la osannino quando la stessa può consentire di allungare di decenni lo stato vegetativo di un essere umano!
Eppure, a me, mai come questa volta, sembra tutto così chiaro.
Sono d'accordo sul fatto che la vita sia un bene indisponibile, ma fino a quando si può considerare
vita?
Fino a che punto vivere è un dovere, e quando diventa un diritto?
A chi tocca dire cosa, quando, è vita, e quando non lo è più?
Perchè non abbandonare ogni retaggio culturale, sociale e, soprattutto, religioso e lasciare che siano i medici ad esprimersi?
Dopodichè, perchè non lasciare ad ognuno di noi decidere se è vita essere attaccato ad una macchina e non potersi innamorare, odiare, mangiare, votare, litigare, fare una passeggiata, sorridere, ubriacarsi, drogarsi, trombare, mandare affanculo Formigoni, bere?
Io credo che anche questa volta la spunteranno loro, la loro ipocrisia e la loro ignobiltà.
Costringeranno persone più esasperate di Beppino Englaro a fuggire all'estero o commettere un gesto insensato.
Ieri sera, una delle perle di Formigoni in tv, è stata che Eluana è stata uccisa contro la sua volontà.
Pertanto, i parenti e gli amici di Eluana, che l'hanno sentita più volte esprimersi in maniera netta sull'argomento, sono tutti una massa di satanisti comunisti che non vedevano l'ora di ammazzarla!
Per evitare che possa succedere anche a me, per evitare che un Formigoni qualsiasi prenda le mie difese e accusi i miei cari di essere degli assassini, anche se loro faranno l'impossibile per darci una legge medievale in materia, lascio al mio blog il mio testamento biologico.
Se la mia vita, per un motivo qualsiasi, dovesse dipendere da un sondino che mi alimenta e mi idrata, vi prego, lasciatemi morire in pace.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Le cose aberranti di questa storia sono diverse. Dallo sciacallaggio mediatico con Mentana capofila, alla sovversione governativa. Non ci si rende conto che NON SOLO ci stanno privando del diritto di proprietà del nostro culo, ma che stanno usando lo stesso per fregarci irrimediabilmente. E la colpa, mi spiace dirlo, è anche di quella sinistra che non ha saputo governare secondo promesse. Un anno e mezzo di litigi in parlamento e basta, a fronte di tanti voti ricevuti per avere il testamento biologico, i pacs e la fecondazione assistita. Insomma, la maggioranza fa schifo, ma all'opposizione c'è qualcuno?

Marco ha detto...

@Vica: L'opposizione? Non pervenuta!
Che Berlusconi&Co. siano un regalo all'Italia della sinistra, non c'è nessun dubbio.

Anonimo ha detto...

Ciao Medaglia, io la trasmissione di Santoro non l'ho vista, però ne ho viste molte altre sull'argomento. Mi permetto solo di sottolineare una cosa: scientificamente, a detta di moltissimi scienziati, non esiste certezza del fatto che un essere umano ridotto in quelle condizioni senta, soffra, ragioni, etc.
Questo prescinde da tutto il resto del tuo ragionamento con il quale si può essere o meno concordi. Ma io ripeto che non ho sentito nessuno esprimersi con assoluta certezza sull'aspetto clinico della questione. A parte ciò, prendo atto del tuo testamento biologico. Buona giornata.
Salvo A