lunedì 29 settembre 2008

Back in time

Quanti anni sono passati? Ma si, giusto 4 anni. Erano 4 anni che non mettevo piede nella "mia" facoltà. E sul fatto che sia "mia", c'è poco da discutere, pochi possono vantare il mio stesso tempo trascorso tra quelle mura e l'entità del mio contributo economico!
In realtà, non sembrano passati poi così tanti anni, la scalinata è sempre la stessa e la confusione anche.
Anche il grandissimo ingresso è sempre lo stesso, squallido, grigio e decisamente poco accogliente, ma comunque luminosissimo. I termosifoni sono ancora quelli di 15 anni fa, che già allora erano quelli di 15 anni prima, e così via, fino ai tempi della costruzione dell'edificio.
Entro in un'aula, il tempo sembra essersi fermato, soffitto, mura e banchi sono ancora quelli, anche l'aria che si respira, è viziata allo stesso modo.
Oltre all'aria, anche l'atmosfera che si respira è la stessa, c'è una lezione di Diritto Privato, e i ragazzi delle file più in alto sono distratti proprio come lo ero io, mentre il professore fa la lezione solo per i secchioni delle prime file.
Mi faccio un giro per i vari piani.
Incrocio un bel pò di professori che conosco, sono ancora lì, avvinghiati alle loro cattedre e ai loro privilegi, di conseguenza incrocio gli sguardi, ancora più incarogniti, degli assistenti di 15 anni fa, che ancora sperano di scalzare il professore.
Anche il "bidello" di stanza alle sessioni di laurea è sempre lui, e ancora ha la stessa strafottente nonchalance nel chiedere la mancia!
Ma davvero è tutto uguale? Possibile?...no, che non lo è!
Infatti, passata l'emozione del pimo impatto, noto che i miei soldi hanno contribuito a rinnovare il parco condizionatori e, soprattutto, a comprare una nuova insegna, che ora non è più defilata sul lato della facciata, ma campeggia minacciosa sopra le inconsapevoli teste delle matricole che osano inerpicarsi su per la scalinata.
Inoltre, ora il nome è completo, visto che con gli anni qualche lettera s'era persa per strada.
I distributori di bibite e snacks si sono aggiornati e moltiplicati, ora accettato anche monete e non solo carte prepagate, sono ipermoderni e compatibili con tutte le forme di intolleranze alimentari cògnite.
Le pareti sono sempre tempestate di annunci, i libri continuano a vendersi/comprarsi di seconda mano e anche il mercato degli "appunti sbobinati" sembra non risentire della recessione e del fallimento della Lehman Brothers.
Il mercato immobiliare è ancora fiorente, la prima differenza che salta subito agli occhi (oltre, ovviamente, al fatto che non ci sono più le lire!) è che i vari annunci con cui si offrono o si ricercano stanze e posti letto non sono più vergati a mano, con scritture approssimative, ma sono creati tutti al PC e stampati su carte colorate; sono completamente scomparsi i numeri di telefoni fissi, resiste qualche cellulare, ma tutti gli annunci hanno un indirizzo e-mail a cui richiedere informazioni, a volte indirizzi e-mail creati apposta e personalizzati (tipo postolettomontitiburtini@email.it).
Meno evidente, ma diffuso su molti annunci, probabilmente in seguito alle ben note vicende Alitalia, un lodevole tentativo di difesa della residua italianità, infatti molti posto letto erano preclusi agli stranieri.

La vita degli studenti universitari è ancora piena di impegni, non solo didattici, però ai "miei tempi" gli impegni erano anche impegno, e spesso nell'androne, appesi alla ringhiera, si trovavano manifesti di protesta, di denuncia e scrite di questo tenore.
Oggi gli "appuntamenti" sono ancora scritti con gli spray sulle lenzuola, ma non si usa più il colore rosso, ma il rosa e gli inviti non sono per partecipare, ma per un party!
C'ho messo un sacco di tempo per uscire, ma ho fatto comunque in tempo.

giovedì 25 settembre 2008

No Facebook?...no party!

Già da qualche tempo, ormai, continuavano a farmi questa domanda.
"Ma come?...proprio tu non sei su Facebook???", "...t'ho cercato su Facebook...non t'ho trovato, come mai?".
Il colpo finale me l'hanno dato lui e consorte.
E così, dopo aver resistito consapevolmente e convintamente all'apertura di un profilo MySpace, sono invece capitolato e, oggi, sono entrato nel mondo Facebook!
Nel giro di 10 minuti, avevo già trovato 2 ex compagni di liceo, una manciata di covacanzieri degli anni '90 e persino una cugina che non vedevo/sentivo da qualche lustro.
In conclusione, un'altra bella scusa per perdere altro tempo!
E ora scusate, che devo andare ad aggiornare il mio profilo Facebook!

venerdì 19 settembre 2008

Un nuovo tunnel

Lo sentivo nominare da diverso tempo, ma il solo nome, caffè al ginseng, mi provocava l'orticaria.
La mia genetica testardaggine (non a caso in Sicilia per dire testone dicono "testa di Calabrese") mi vietava di assaggiarlo.
Ma poi è successo, e mò ci sono dentro fino alle orecchie!


giovedì 18 settembre 2008

Grazie ed i riguardi migliori

Ho ricevuto una proposta di lavoro.
Sembra allettante, quasi quasi ci faccio un pensierino!


"Ciao,
Sono il sig. Parker Vaughan. I possedere un'azienda che tratta sui tessuti cinesi ed africani. Sono nella ricerca di una persona che posso fidarmi di per essere un collegamento fra me ed i miei clienti in Europa. Urgentemente, ho bisogno di un individuo di lavorare in linea da dovunque per ottenere paid entro la settimana o il mese.
La mia azienda produce le illustrazioni differenti, coprenti le tessile. Abbiamo clienti dalle parti differenti in Europa. I miei clienti pagano ogni settimana le nostre illustrazioni nella forma Money Orders and Cheques, e sono cashable soltanto in Europa. Con questo ho bisogno di qualcuno che sia il mio rappresentante in Europa per aiutarla processo questi pagamenti e ricevere 10% di tutto il pagamento ha proceduto. Questi pagamenti vengono in ogni settimana.


CHE COSA FARETE PER ME


Ricevere i pagamenti dai miei buoni clienti, incassarli al vostro banca, dedurre la vostra commissione di 10% e foward l'equilibrio me o al mio direttore di finanza attraverso Western Union Money Tramsfer o Money Gram International Money Transfer o Bank Transfer.
Le spese di trasferimento sarebbero dedotte da soldi da trasmettermi.
Il mio ex rappresentativo sig. Astori si è mosso da Europa negli Stati Uniti. Informerò il mio cliente europeo per effettuare tutti i pagamenti nel vostro nome.
Spero di ottenere una risposta positiva da voi mentre abbiamo bisogno urgentemente di un rappresentante.

Fornirmi prego le seguenti informazioni


Nome completo:
Indirizzo completo:
Numero di telefono:
Sesso:
Etа:
Avete occupazione?


Prego trasmettermi queste informazioni per le mie documentazioni ed anche passarle ai miei clienti. Lasciarlo sapere se mi desiderate le più informazioni.
Avrò bisogno inoltre della vostra immagine dell'identificazione.

Grazie ed i riguardi migliori


(Sales and Customer Service)
Alexandra Road
Sudbury
Suffolk
CO1O 2XH
Mr. Parker Vaughan
Tel: 44 70 31 87 60 59

mercoledì 17 settembre 2008

Ce l'ha messa proprio tutta

"Ce l'ho messa tutta per trovare un motivo valido per essere antifascista ma non l'ho proprio trovato anzi ne ho trovati molti per non esserlo. A questo punto ti prego di capirmi e con me tutti i ragazzi di Azione Giovani. Prego Dio affinché ci dia la forza di perdonare chi in nome dell'antifascismo ha ucciso giovani vite innocenti; ma cerca di comprenderci noi non possiamo essere, non vogliamo essere e non saremo mai antifascisti"

Federico Iadiccio, consigliere alla provincia di Roma PDL e presidente di Azione Giovani Roma

martedì 16 settembre 2008

I never said I was frightened of dying

Richard Wright, Londra 28 luglio 1943 - 15 settembre 2008


"And I am not frightened of dying
any time will do
I don't mind
Why should I be frightened of dying?
There's no reason for it
you've gotta go sometime"

The Great Gig In The Sky

lunedì 15 settembre 2008

Pescara

Con tutto il rispetto, ci sono alcuni posti che non sono nella mia personalissima lista dei posti da vedere, mete che di certo non sceglierei per trascorrere una vacanza, o anche solo per un visita.
Ma da qualche anno, tra i motivi che mi spingono ad andare in giro, s'è aggiunto quello "musicale", un sorta di "turismo del pentagramma", andare in giro approfittando di un concerto in zona.
E così, tra un concerto dei Police a Torino, uno di Daniele Silvestri a Perugia, uno di Carmen Consoli a Napoli, uno di Mario Venuti ad Ancona, può capitare di ritrovarsi a Poggibonsi, a Frosinone o a Cerreto d'Esi, per seguire ancora Mario, o a Sant'Oreste per un concerto di Niccolò Fabi, posti che mai mi sarei sognato di visitare altrimenti.
E' capitato anche questo week-end, che da modenese, è diventato Pescarese.
La scusa, anche questa volta, era un concerto di Mario, in quel di Pescara; l'idea era quella di approfitare e fare un week-end fuori.
Ho scoperto una gradevolissima città, viva e organizzata, calorosa e ordinata, e ho deciso, nel mio piccolo, di fargli un piccolo spot, a beneficio di chi volesse trascorrere un paio di giorni all'insegna della buona cucina e del buon vivere.
A cominciare dall'Hotel, il Salus Hotel, sul Lungomare Matteotti, un albergo modesto ma dignitosissimo, con personale premuroso, gentile e simpatico, proprio sul mare, con tanto di spiaggia privata.
Prezzo modico e soddisfazione (nella misura in cui) garantita.
Poi la "movida pescarese" (meglio di quella che mi aveva colpito a Terni): due stradine della Pescara Vecchia (Via delle Caserme e Corso Manthonè) completamente ristrutturate e piene di locali (birrerie, ristoranti (anche giapponese e brasiliano), pizzerie, discopub, trattorie, vinerie, bar, caffè) tutti arredati con molto gusto, con personale gentilissimo e con prezzi "giusti", locali che di sera vengono presi d'assalto da centinaia (e centinaia) di giovani, una situazione che m'ha ricordato la Catania di qualche anno fa (quella di Bianco), piena di ragazzi per strada, estate e inverno.
Abbiamo mangiato, per due sere di seguito, al Chiodofisso, ottimi salumi e ottima carne alla brace, gestori e camerieri oltremodo gentili.
Bell'ambiente anche al Marni, qualche metro più in là, comodissime poltrone e buona birra, oltre che buon gusto (comune denominatore di tutti i locali) nel coniugare l'arredamento e la location, senza stravolgere o mortificare l'architettura del locale.
Per il dolce, tappa obbligata al Caprice, in Piazza Garibaldi (sempre là vicino), delizioso il gelato alla crema e il semifreddo di cioccolato bianco ai frutti di bosco.
Per chi avesse voglia di un buon pasto a base di pesce, vivamente consigliato il ristorante Oriente (a parte il fatto che il nome mi ricorda Lisbona), sul Lungomare Matteotti.
Abbiamo mangiato un'ottima frittura di pesci ("una crema", è stato detto), ma soprattutto una delle cose più buone che abbia mai assaggiato: il brodetto.
Un vero e proprio orgasmo culinario, un'orgia di sapori: ME-RA-VI-GLIO-SO!


Anche la "prova mare" è stata superata oltre ogni aspettativa, nonostante il fondale sabbioso, il livello dell'acqua basso (abituato nel "mio" Jonio, che a 2mt dal bagnasciuga si sprofonda a 3mt!) e il porto a pochi metri, l'acqua era limpida.
Nonostante la pioggia che ha rovinato il concerto e scassato i cabbasisi per tutto il week-end, siamo comunue riusciti a prendere un pò di sole e fare il bagno, oltre che a fare una meravigliosa pennichella postprandiale, con la preziosa collaborazione del sole e del ventarello.
Molto carino anche il Porto Turistico, anche se per arrivarci (dal Lungomare Matteotti) bisogna fare il giro di Peppe...però Berlusconi ha già promesso che farà costruire un ponte!
Avremmo voluto visitare la casa di D'Annunzio...ma il brodetto ha stravinto la gara!
Magari non ci andrei a passare le vacanze a Pescara, ma di certo non mi dispiacerà tornarci.

Peccato solo che, di ritorno a casa, ho trovato questa bella sorpresa.


domenica 14 settembre 2008

mercoledì 10 settembre 2008

Meravigliandosi del mondo

Io non credo che se la Chiesa, anzi no, il Papa, si schiera in maniera violenta contro la possibilità che ogni individuo decida come vivere la sua vita e la sua sessualità, che si tratti di decidere di non mettere alla luce un figlio, o di amare un essere umano dello stesso sesso o, ancora, di amare talmente tanto una figlia, da non volere che soffra fino a consumarsi, questo atteggiamento porti a comportamenti altrattanto violenti da parte della massa.
Io non credo che un partito di destra al governo sia l'anticamera di un ritorno al fascismo, anche se un Presidente del Consiglio vota il suo cuore ad un neonato partito di estrema destra, infarcito di nostalgici del fascismo e neanche se, sempre lo stesso Presidente del Consiglio candida nel suo partito uno che il suo essere fascista non l'ha mai nascosto.
Io non credo che se un ex fascista diventa sindaco di Roma, e un altro Ministro della Difesa, questo rappresenti un pericolo per la democrazia, neanche quando questi personaggi pubblici, pubblicamente, minimizzano le colpe e i danni del fascismo.
Io non credo che sia chi governa a decidere che se duecento vandali scorazzano per Roma, mettendola sotto assedio, saccheggiandola e distruggendo tutto ciò che gli si para davanti, sono una minoranza, mentre qualche decina di idioti teste di cazzo vestiti di nero siano l'emblema di un intero movimento pacifista e antiglobalizzazione.
Io non credo che la violenza verbale nei confronti dei "diversi" di molti esponenti della maggioranza che ci governa, sia strettamente collegata alla violenza fisica che, invece, imperversa nelle nostre città.
Io no, non ci voglio credere.
Però, non mi meraviglio poi tanto se i medici si appellano all'obiezione di coscienza e non prescrivono pillole anticoncezionali, spingono le donne ad abortire clandestinamente o a portare avanti gravidanze non volute e se tutti si sentono in dovere di pontificare su scelte già di per se difficilissime.
Non mi meraviglio poi tanto se un manipolo di ragazzini si sente in dovere di malmenare una coppia gay, se una manica di fieri, audaci e coraggiosi combattenti si presenta ad un concerto armato di mazze, spranghe e catene per picchiare i comunisti.
Non mi meraviglio poi tanto se la polizia entra in una scuola che ospita centinaia di giovani no global e massacra chiunque gli capiti a tiro, e invece concede una gita turistica di Roma in pullman a centinaia di teppisti.
No, non mi meraviglio affatto, però mi fa male entrare in un negozio nel centro di Roma, incrociare sull' ingresso due turisti che si lasciano dietro una scia puzzolente di sudore e sentire poi una sconsolata commessa di colore (con accento marcatamente romano) dire "...passame er deodorante, che sennò poi dicono che sò io che puzzo...".

venerdì 5 settembre 2008

Il Volo del Panda

Per carità, il cartone è fatto benissimo, negli ultimi anni la gara al rialzo (della qualità) che ha visto come protagonisti soprattutto la Dreamworks e la Disney, ha fatto si che si raggiungessero dei livelli ottimi e dei disegni (ma si possono ancora chiamare disegni?) mostruosamente straordinari.
La tartaruga invecchiata e la tigre (sarà che dietro c'era la sig.ra Pitt?) sono stupende.
La morale è tipicamente fiabesca e la storia è carina, forse un pò stucchevole per gli adulti (che prim'o poi si rassegneranno a crescere!), ma comunque non da buttare via.
Però, in Italia abbiamo una condanna che ancora non abbiamo scontato, e così mentre negli USA i doppiatori dei cartoni animati sono scelti con cognizione di logica o, meglio ancora, i personaggi vengono "modellati" in base a chi li doppierà, qui da noi i doppiatori vengono scelti in base ai trend del momento (e mi meraviglia che non ci fosse dentro quella grande e celebratissima attrice che è Ambra!).
E così, se un "A"ttore come Eros Pagni riesce, sicuramente, a reggere il confronto con Dustin Hoffman e la Fiorentini rende molto sexy la voce della tigre/Jolie, lo stesso non si può dire per il panda, che mentre negli USA aveva la voce di Jack Black, a noi è toccato sorbircelo con la voce di quel piacione insulso di Fabio Volo, che oltra non saper recitare, è assolutamente inadatto per incarnare Po!
Io, per esempio, c'avrei visto molto meglio Renato Pozzetto!
E poi...diciamocelo, Shrek è di un altro pianeta!

mercoledì 3 settembre 2008

Tutta la vita davanti...e di dietro tutti quanti!

L'avevo perso al cinema, mi sono rifatto ieri sera.
Un'altra ottima commedia della migliore tradizione italiana, quella che Virzì rappresenta degnamente.
Ho molto amato Ovosodo, e tutti i film di Virzì mi sono piaciuti (nonostante Paolantoni), tranne l'ultimo, N (Io e Napoleone), che ho trovato lento e noioso all'inverosimile.
Così lo aspettavo al varco.
Non mi ha deluso affatto, e dire che il libro che ha, in buona sostanza, ispirato questa sceneggiatura (Il mondo deve sapere, di Michela Murgia, ISBN Edizioni), invece, mi aveva deluso molto,
Bravi gli attori (ma sono sempre più convinto una buona regia riesca a far venire fuori il meglio di un attore) e ottima la storia.
Virzì, anche questa volta, riesce a fare una fotografia (che già è difficile fare 'na foto cò na cinepresa!) molto fedele di questa s(sempre meno) nostra italietta.
Ne ha un pò per tutti.
Bersaglio principale, ovviamente, il "mondo del lavoro", un mondo fatto di precari ostaggio di call center (campi di concentramento truccati da villaggi vacanze) popolati da figure mitologiche come i "team leaders", per metà stronzi e per l'altra metà ancora più stronzi; laureati in fisica che devono scappare dall'Italia; laureati in filosofia che scrivono i testi del grandefratello; gli onnipresenti raccomandati.
Ma ce n'è anche per i sindacati, più interessati a sfruttare i precari per un loro ritorno di immagine, che a sostenerli effettivamente.
Per questa società, che vive di veline, tronisti e tette rifatte.
Per il mondo universitario, popolato da cariatidi che restano ancorate ai loro posti e ai loro privilegi, mentre i neo laureati prendono il numerino come dal salumiere per poter presentare una domanda al provveditorato.
Il tutto shakerato, condito con il gran bel sedere della Ramazzotti e servito con la tipica leggerezza della commedia italiana.
Consigliato!

lunedì 1 settembre 2008

Guzzanti (Paolo!) Show!

"[...] il prefetto di Roma mi comunica che lo Stato ha deciso di non proteggermi piu' dopo quattro anni di scorta armata di terzo e di secondo livello. Questo provvedimento non puo' in alcun modo essere giustificato con i tagli alle auto blu dei 'vip' della politica, trattandosi invece della doverosa protezione che lo Stato e' tenuto ad erogare nei confronti delle persone a rischio. Voglio quindi dichiarare pubblicamente a futura memoria che qualsiasi genere di incidente possa capitarmi in conseguenza di questa decisione, la responsabilita' morale, politica e penale delle sue conseguenze va attribuita a coloro, enti e persone fisiche, che l'hanno presa. Considero questa decisione un oggettivo invito per chiunque possa avere intenzione a colpirmi sia come ex presidente della commissione Mitrokhin che come editorialista capace di suscitare forti consensi e violenti dissensi, come dimostrano le migliaia di lettere di apprezzamento e di odio che ricevo. L'irresponsabile provvedimento appare tanto piu' detestabile se si considera che la scorta resta invece attribuita a tutti i giornalisti di qualche notorieta' che conosco. Si tratta dunque di una decisione premeditata per rendermi deliberatamente inerme, e dunque 'ad personam'. Voglio con l'occasione dichiarare di godere di perfetta salute, di far parte di una famiglia estremamente longeva e di non aver mai sofferto di malattie cardiache o di altro genere."
Se non fosse che sono sicuro che oggi non è il 1° aprile, penserei che queste dichiarazioni le ha rilasciate il figlio Corrado.
E invece sono proprio sue di lui, di Guzzanti padre!