venerdì 21 novembre 2008

Il lupo e la sfiga

Qualche tempo fa, in camera avevo un poster di Lupo Alberto. Me l'avevano regalato.
C'era l'Alberto su uno skate (o era un surf??) che diceva "La sfiga mi perseguita...ma io sono più veloce!".
In realtà, una scheggia non sono mai stato, nelle partite di calcetto non ero certo il più lento, ma diciamo che l'atletica non è mai stata un mio pallino e perciò, pur annoverando tra le mie fortune quelle assolutamente più importanti, dalla salute, alla famiglia fino a quella di essere nato nella parte "giusta" del mondo, diciamo che mi sento molto più vicino a Paperino, che a Gastone.
E neanche la regola che vuole lo sfortunato al gioco, fortunato invece in amore, vale per me visto che le batoste che ho preso sul campo sono innumerevoli.
Con l'età poi, e il definitivo abbandono dell'attività sportiva, la mia velocità è sicuramente diminuita perciò, se prima la sfiga mi raggiungeva facilmente, ora deve rallentare per farsi raggiungere da me!
Tra l'altro, visto che da qualche anno a questa parte posso sicuramente dire essere uno dei fortunati in amore, probabilmente la compensazione, in questo caso, comuincia a funzionare!
Così, in pochi giorni, mi si sono abbattute addosso due sfighe della serie "oltre al danno, la beffa".
Sul finire di agosto, ho avuto un piccolo incidente con la macchina, un nonnulla, giusto una scalfitura alla carrozzeria.
La ragione era tutta dalla mia parte e la controparte fu molto disponibile, compilammo il CID e si assunse la colpa del sinistro.
La mia compagnia (la MIA!) non è d'accordo, sostiene che il CID non sia stato compilato bene (lo so, è paradossale, ma io lavoro in amministraizone, mica all'ufficio sinistri o al ramo auto!) e dalla lettura dello stesso non si capisce di chi sia la colpa.
Così, acconsentono a liquidarmi quanto richiesto ma, in compenso, mi affibbiamo un bel concorso di colpa al 50%, che mi porterò sul groppone per i prossimi nonsoquanti anni!
Così, devo decidere, in poco tempo, se seguire il consiglio dela buon anima di mio nonno, cioè pochi, maledetti e subito, oppure incaponirmi (visto che ho diversi testimoni) e citare la compagnia.
Poi.
Qualche giorno fa, dopo attenta considerazione di tutto quanto, abbiamo deciso, finalmente, di partire per il ponte dell'Immacolata, destinazione Berlino (si, Piè, abbiamo deciso!).
Individuo il pacchetto, scelgo le opzioni, procedo con la prenotazione: impossibile collegarsi al server prenotazione voli!
Riprovo, uno, due, tre volte.
Alla terza il messaggio di errore cambia: disponibilità insufficiente sulla carta.
Possibile? Cambio carta. Ripeto la procedura. Confermo e, contestualmente, mi arriva l'sms che mi comunica l'addebito sulla carta.
Vabbè, avrei preferito l'altra carta, ma va bene lo stesso.
Controllo l'sms, mi rigiro cerso lo schermo: ERRORE: impossibile collegarsi al server prenotazioni volo!
CAZZO!
Vuoi vedere che m'hanno addebitato i soldi su due carte, e non ho manco 'na prenotazione??!!
Chiamo la mia banca (...come mi piace dire "la MIA banca"!) e, ovviamente, confermano: ho un totale di € 1.300,00 bloccati in attesadi addebito!
In conclusione, non ho prenotato, non posso prenotare finchè non mi stornano l'addebito e, nel frattempo, chissà se il pacchetto che avevo scelto lo ritroverò!
E si, direi proprio che la sfiga corre molto più veloce di me!

giovedì 20 novembre 2008

Creduloni!


...ma davvero Veltroni e il PD credevano che un democristiano, una volta annusato l'odore di una poltrona, avrebbe mollato la presa così facilmente?
Ma perfavore!

mercoledì 12 novembre 2008

venerdì 7 novembre 2008

Obama, analisi di un'euforia (quasi) collettiva

Alla fine, ha vinto veramente lui.
In barba all'effetto Bradley, e anche all'effetto Dinkins, Barack Hussein Obama ha stravinto le presidenziali USA, confermando, quasi in pieno, i sondaggi della vigilia.
E così, per la prima volta nella storia statunitense, un uomo di colore sarà Presidente, l'uomo più potente al mondo.
Con buona pace del nano di Arcore, che vedrà surclassato il suo successo elettorale, questa sarà la notizia dell'anno, ma forse anche della storia, vista l'importanza di questa elezione.
Una volta tanto, i politici italiani non sono saliti sul in corsa carro del vincitore.
Uòlter conosce e sponsorizza Obama da diverso tempo ormai e (quasi) tutta la sinistra italiana ha sempre fatto il tifo per lui, anche durante le primarie, quindi una volta tanto, hanno avuto ragione sin dall'inizio, ma da qui ad esultare come se a vincere fossero stati loro, da qui a far finta di dimenticare la disastrosa campagna elettorale italiana e le sberle prese dal centro (?)-destra alle elezioni, ce ne corre, e parecchio pure!
Ieri ho sentito una meravigliosa battuta, che più o meno recitava "ok, abbiamo vinto in Ohio, ora riprendiamoci l'Abruzzo!"
Tanto entusiasmo non è giusificato e, soprattutto stride con la politica di Obama e con il suo modus operandi.
Se Obama fosse stato un politico italiano, il buon Veltroni lo avrebbe scaricato da tempo; facendo le debite proporzioni, in Italia Obama sarebbe un estremista di sinistra, siederebbe tra Vendola e Ferrero, non certo tra la Binetti e Colaninno.
Obama ha delle idee, e non ha pura di esporle, con forza e coraggio.
Obama ha vinto perchè ha dato voce a tutte quelle persone che non si sentono rappresentate da questa politica.
I democratici italiani, invece, hanno fatto di tutto per non prendere posizione su niente, per evitare di perdere questo o quel consenso, e invece della politica del "we can", hanno portato avanti la politica del "ma anche".
Dall'altra parte, invece, il nano, le ballerine e i clowns, hanno preso per il culo milioni di persone, cavalcando proprio le indecisioni e le divisioni che regnavano a sinistra, facendosi riconsegnare il paese, in modo da terminare il lavoro di disfacimento interrotto un paio d'anni fa.
C'è da dire, comunque, che, tranne qualche voce isolata, anche nel centro-destra si sono comportati con coerenza.
In scia con le illuminate e profetiche dichiarazioni di tempo fa del nostro Presidente della Camera, che sosteneva che gli USA non erano pronti per un Presidente di colore, e in sintonia con il lega-pensiero, che ama soprannominare le persone di colore "bingo-bongo", in pochi minuti questi geniacci dell'italica destra sono riusciti a farci fare due figure di merda di bibliche proporzioni.
Il puntualissimo Gasparri non ha perso tempo e, in diretta radiofonica, ha farneticato su un oscuro passato di Obama e su una presunta felicità di Al Qaeda per il risultato elettorale.
Non s'è fatta attendere la replica di Re Silvio (che al contrario di Re Mida, trasforma in merda tutto quello che tocca), dalla Russia ha sfoggiato il suo famosissimo sense of houmor definendo Obama un giovane abbronzato.
Non potendo, come al suo solito, smentire se stesso o sostenere di aver voluto dire altro (il meraviglioso mondo di Frà Inteso!), ha dato dell'imbecille a tutti quelli che hanno criticato le sue "carinerie" nei confronti di Obama, elargendo lauree da coglione (aridaje! e sò ddue!) a tutti.
Peccato per lui che, almeno questa volta, non sono stati i soliti Travaglio, Grillo e Di Pietro a dargli addosso, ma la gaffe ha fatto, in pochi minuti, il giro del mondo suscitando l'imbarazzo di tutti gli italiani, tanto da ingolfare il sito del nytimes.
Obama ha scelto, invece, l'arma migliore, l'unica in grado di distruggero questo dannosissimo personaggio: lo ha ignorato!
Ho molto apprezzato, in merito, il commento di Michele Serra: è soltanto uno sciocco!
E poi, e poi ci siamo noi, comuni mortali di sinistra, che abbiamo sempre guardato con sospetto oltre oceano ma che nutriamo nei confronti degli USA un grande senso di riconoscenza per averci liberato dal nazifascismo (anche se ci piacerebbe affrancarci da quel senso di debito infinito!), che abbiamo subito 8 anni di Bush e che adesso ci riscopriamo, di colpo, statunitensi, folgorati da questo "giovane abbronzato" che incarna tutto ciò che a noi manca.
Guardiamo Obama, che dal palco ringrazia i gay, e poi dobbiamo confrontarci con la Binetti; sentiamo Obama che dice che solo l'istruzione salva dalla povertà, e poi ci appare la Gelmini (qui niente link, basta la parola!); leggiamo che Obama, figlio di immigrati Kenyani, è Presidente degli USA, mentre da noi c'è chi gli immigrati vorrebbe sterilizzarli!
Il mio, il nostro, entusiasmo per l'elezione di Obama è frutto di una enorme invidia.
Perchè noi un Obama non ce l'abbiamo, e, cò 'sti chiari di luna, non ce l'avremo manco a breve (...se Andreotti e Cossiga sono ancora là!), ma l'invidia si tramuta in rabbia quando scopriamo che non ci potremo accontentare manco di un McCain, che preso atto della sconfitta, non ha gridato ai brogli, non ha scaricato una vagonata di merda su Obama, non ha paventato un'invasione comunista o un pericolo musulmano, ha invece sottolineato la portata storica dell'evento, ha fatto i complimenti all'avversario e gli ha offerto sostegno e aiuto per guidare il paese fuori dalla crisi.
Nel frattempo, da noi, il bagaglino continuava ad offrire il suo penoso spettacolo.

mercoledì 5 novembre 2008