mercoledì 19 settembre 2007

Un grillo per la testa

Potevo mancare proprio io? Voglio dare anche io un contributo alle tante cazzate che si sono dette, scritte e viste in questi giorni.
Premetto che sono un sostenitore di Grillo della prima ora, e forse anche per questo tutto questo polverone, mi stupisce parecchio, per quantità e qualità.
Innanzitutto, leggo questo astio da parte dei media nei confronti di Grillo come una fustrazione, una sorta di conferma che non sanno fare il loro mestiere, visto che si sono accorti di Grillo solo dopo che lo stesso ha portato in piazza (ma sarebbe più corretto dire che è stato portato lui in piazza) tutta qualla gente e dopo aver raccolto oltre 300.000 firme.
I politici si sentono seriamente minacciati e pertanto il loro proverbiale istinto di conservazione ha preso subito il sopravvento, facendo partire il solito disco con le solite cose trite e ritrite.
Ma dov'è stata tutta questa gente (giornalisti e politici) negli ultimi anni?
Non ha saputo vedere, leggere, nella insoddisfazione della gente un montante malcontento e una crescente insofferenza nei confronti di questo modo di fare politica e gestire la cosa pubblica?
Se solo fossero stati un pò più attenti, avrebbero sottovalutato di meno le centinaia di migliaia di contatti giornalieri del blog di Grillo e il tenore dei vari interventi.
Da qui, secondo il mio modesto parere, nasce il primo errore di valutazione (voluto o solo casuale, non so) nei confronti del "fenomeno Grillo": non è stato Grillo che ha messo su tutto 'sto casino. L'8 settembre non è stato proposto o, peggio ancora, imposto da Grillo, ma piuttosto gli è stato suggerito da tutte le testimonianze che ha raccolto in questi anni.
Non è da sottovalutare il fatto che chi è sceso in piazza per il V-Day, lo ha fatto perchè il V-Day se l'è andato a cercare, perchè si è voluto informare sul dovequandocome, perchè i media (per lo più), fino all'ultimo minuto hanno ignorato la cosa e, un minuto dopo, tentato di minimizzare, salvo poi impostare i Tg e le prime pagine dei giorni seguenti solo dopo aver dato un'occhiata al blog di Grillo.
I media e la politica (per incompetenza, cecità o presunzione) sono stati presi alla sprovvista da questo nuovo movimento, e forse questo sarà quel qualcosa in più che (me lo auguro) non farà finire nel nulla quanto di buono si può estrarre da tutto ciò.
In questi giorni si sono dette tante cose, ma le parole che più si sono sentite sono state due: antipolitica e qualunquismo.
E qui, mi ritorna in mente la mai fuoriluogo definizione della Guzzanti: armi di distrazione di massa!
Ma con quale coraggio, voi politici e giornalisti tuttologi, vi permettete di definire questo movimento antipolitico e qualunquista???
Non avete tratto nessun insegnamento dall'errore che avete fatto a sottovalutare Grillo?
Errare è (più che) umano, mai il vostro perseverare è più che diabolico, è stupido!
Parto da quella, tra le due, che mi è da subito sembrata la panzana più grossa: la gente del V-Day non sostiene l'antipolitica, ma piuttosto auspica un ritorno della Politica, di quella vera, fatta dalla gente, partecipata.
Proporre un disegno di legge è l'atto più squisitamente politico che possa esistere, voler sostituire questa classe politica, non significa voler abolire la politica, ma solo rinnovarla, rinfrescarla, DISINFETTARLA!
L'altro uso improprio è quello del termine qualunquista.
A parte che mi piacerebbe sapere se e quante eminenti personalità del parlamento (tipo la Gardini) sanno cosa significa, il sentimento di presa per il culo che ho quando lo sento riproporre è devastante. Ma come qualunquista??? Ma se dopo nonsopiùquanti anni finalmente (FINALMENTE!) arriva uno che fa nomi e cognomi, che conduce battaglie in prima persona (e non nascondendosi dietro la massa o nel più vile anonimato), si becca querele, viene processato e poi, puntualmente, assolto, uno che anni prima che la Parmalat fallisse, lo andava dicendo con i bilanci alle mani, vi trovate davanti uno così, e che fate? Gli date del qualunquista???
Non sono nè Grillo nè il popolo del V-Day i qualunquisti, è questa classe politica che è adagiata su un livello bassissimo.
Non è Grillo il paladino dell'antipolitica, è questa classe politica che ha allontanato la gente dalla politica, rendendogliela indigesta.
Poi, poi ci sono quei politici che ancora non riesco bene ad inquadrare, come Di Pietro o il mio ex faro politico, Bertinotti.
Combattuto tra i ricordi e il ruolo che riveste il secondo, forse in cerca di facili consensi il primo?
Non lo so, so per certo, però, che (e fino a qualche mese fa non me lo sarei mai aspettato) l'ex PM spesso e volentieri dice ciò che vorrei sentir dire e altre volte, come ieri sera a Ballarò e dal redivivo Costanzosciò, mi fa anche fare delle grosse e grasse risate.
In molti additano Grillo come pifferaio magico, agitatore di folle, un "delinquente senza cuore" (Mastella dixit!), Ferrara ha persino detto che Grillo è volgare (com'è quella storia del bue e dell'asino?), tutti si concentrano sul dito, pochi hanno levato lo sguardo verso ciò che il dito sta indicando.

3 commenti:

ladymachbet ha detto...

Lungo post, ti capisco.

Il problema non è la corruzione della politica, ma il semplice fatto che la politica corrompa. Tutti quanti.
L'entrare a far parte del grande meccanismo comporta lo sporcarsi le mani.
Allora il dubbio sorge anche nei riguardi di movimenti e liste civiche. Una volta dall'altro lato delle barricata come agiranno?
L'opera di derattizzazione del Palazzo è necessaria, si sarebbe dovuta fare all'indomani di Tangentopoli, ma la politica ha fatto una sommaria operazione di chirurgia plastica ed ha imboccato la stessa via di prima, senza ritegno.
Sarebbero in grado le nuove leve di "moralizzare" la cosa pubblica?
I miei dubbi sono questi, non su l'uomo Grillo che seguo da tempo.
Temo solo che succeda la stessa cosa dei girotondi di Moretti, tanto entusiasmo e poi il silenzio.

Infine, d'accordo anche su Bertinotti e Di Pietro. Tristezza soprattutto per Fausto, prigioniero della poltrona su cui siede.

Non lo so, ho difficoltà ad avere fiducia.

Anonimo ha detto...

Marco, vorrei subito chiederti scusa se leggendo il mio blog e il mio "antigrillismo", ti sia sentito offeso o non rispettato nelle tue convinzioni. Continuo a non essere d'accordo con te. E parto dal cuore del tuo post:

"Parto da quella, tra le due, che mi è da subito sembrata la panzana più grossa: la gente del V-Day non sostiene l'antipolitica, ma piuttosto auspica un ritorno della Politica, di quella vera, fatta dalla gente, partecipata"

Dopo la mia breve permanenza romana, ho deciso di tornare a Bari, nel mio piccolo paese, ed dopo le delusioni della politica e dell'impotenza di Sinistra nel nostro panorama "politico", ho deciso di mettermi in gioco, di sporcarmi le mani con quella che è la politica. Mi sono iscritto a Rifondazione. Premetto che tutto quello che tu scrivi erano più o meno i miei pensieri prima di entrare a far parte della politica. Ti assicuro che sono l'ultimo a cedere ai lavaggi del cervello di u n partito (anche perchè il mio non ci ha mai provato), ma quando entri in politica ti rendi conto di moltissime cose e ti arrabbi con i grillini. Sono entrato in Rifondazione con spirito critico, sperando di dare un mio apporto alla lotta politica contro un ceto centralista fagocitante potere. Potevo esserci anch'io a Bologna ma non ho voluto. In quel momento ero in consiglio di partito con i miei compagni e stavamo stilando la mozione da presentare al comune in merito ad alloggi popolari e affitti supercostosi...senza nè gridare vaffanculo, senza nemmeno farlo attraverso i blog. Abbiamo un sito internet e chiunque se vuole, può essere informato delle nostre iniziative. Ti assicuro che ora i media parlano di Grillo, tra poco tutto sparirà e spariranno anche le deleghe dei 300.000 di Bologna. Volete riformare la politica? Entrateci ed invitate chi come voi ha questo desiderio. I virus, nel corpo umano, si combattono attraverso gli antibiotici. Io mi sento un antibiotico, siatelo anche voi e chi come te crede in una politica pulita. Con affetto e scusami ancora....

Marco ha detto...

@Nico: prima di tutto, non mi sono sentito affatto offeso, quindi non avere nessuna preoccupazione di sorta. Continuo a pensare che, non avendone forse seguito la genesi, abbiate frainteso cosa sia, da dove venga, e dove vuole andare il "popolo" del V-Day. Continuate ad identificarlo con Grillo, ed è l'errore più grande che potete fare e, soprattutto, significa fare il gioco di chi non vuole modificare lo status quo. Grillo è un megafono, un amplificatore, non è la vera voce, la voce è quella di migliaia (forse milioni) di persone che hanno fatto vita di partito e sono STUFI, stufi di questa politica, non della politica. Cosa ti fa pensare che questo movimento non sia un modo di "entrare" in politca? Anzi, mi embra che lo stesso Grilo abbia sollecitato la creazione di liste civiche per partecipare attivamente alla politica di base, quella delle amministrazioni comunali. Non è forse fare politica questa? I media (bersaglio della prossima mobilitazione) stanno cercando più che possono di screditare questo movimento e buttarci fango sopra (così come fanno con la sinistra del governo), non sottilizziamo sulle frasi di Grillo circa l'abolizione dei partiti (cosa che, quand'anche fosse realmente tra gli obiettivi, non mi troverebbe assolutamente d'accordo), ma un rinnovamento delle persone che frequentano i partiti. Il V-Day aveva lo scopo FONDAMENTALE di riavvicinare la gente alla politica. Il vaffanculo è una provocazione e il fatto che un movimento che ha per bersaglio principale il governo sia animato soprattutto da gente di sinistra, dovrebbe essere un segnale d'allarme per la maggioranza, dovrebbe fargli capire che la base che lo ha eletto non è d'accordo sulla direzione che ha preso. Perchè il programma che abbiamo votato viene puntualmente disatteso? Dov'è la riforma elettorale? Dov'è la riforma della legge (fraduolentamente denominata) "Biagi"? Dove sono i DICO? Chi li aveva autorizzati all'indulto?...davvero non ti viene la voglia di precedere la tua partecipazione attiva con un bel VAFFANCULO? A me si!