mercoledì 5 settembre 2007

Il meraviglioso mondo di Camillo

Invitato in quel di Frascati, tra un bicchiere di romanella e una coppietta (rigorosamente non piccante!), il buon Don Camillo ha dispensato pillole di saggezza, suscitando l'estasi dei convitati.
Ha iniziato con un suo cavallo di battaglia, la genocida legge 194.
Con notevole (e inaspettato) anticipo sui tempi soliti, ha ammesso l'ineluttabilità della legge "Quella legge c'è, per un credente sarebbe meglio che non ci fosse, però c'è, né c'è la condizione culturale per abrogarla", ma si è spinto più in là, arrivando ad affermare che, alla luce "progressi medico scientifici" raggiunti, sarebbe "doverosa una interpretazione che aggiorni e migliori la legge", senza, ovviamente, peggiorarla.
Curioso che si faccia riferimento a progressi scentifici, quando la Chiesa ha impiegato oltre 400 anni per ammettere che forse (ma forse!), su Galileo si erano sbagliati. O forse si riferiva all'invenzione dell'ecografia???
Ha poi continuato sul tema, commuovendo i commensali tirando in ballo bambini, che meritano di vivere sempre e comunque perchè, "a parte tutte le altre considerazioni, avrebbero comunque una vita normale". Non so quali siano le altre considerazioni, e francamente non mi interessano, ma mi farebbe piacere affrontare con il Cardinale una discussione sul significato di "vita normale". Perchè sono legittimato a pensare che per la Chiesa sia una vita nomale quella che aspetta le vittime della pedofilia, visto che la contromisura più dura ai casi conclamati di preti pedofili è lo spostamente ad altra curia, dove quel prete potrà ricominciare indisturbato a fare i suoi porci comodi!
Ma non si è mica fermato qui il Cardinale!
Ritornando sul caso forse più discusso degli ultimi mesi, il funerale di Welby, il generosissimo Cardinale si è assunto tutte le responsabilità del diniego, argomentando che, la sua, è stata una decisione sofferta quanto obbligata, che per la Chiesa "il suicidio è intrinsecamente negativo" e che "concedere il funerale sarebbe stato come dire "il suicidio è ammesso".
Quando ho sentito queste parole, sacrosante e soprattutto coraggiose, quando finalmente sono stato messo al corrente delle motivazioni di un gesto che, al momento, mi era sembrato solo e soltanto vigliacco, nella mia mente si sono susseguite una serie di immagini.
Erano immagini di funerali, funerali di mafiosi, ma anche immagini di mafiosi con vistosi crocifissi, mi è venuta in mente la Madonna della Montagna e tutti i malviventi che l'hanno eletta loro protettrice.
Probabilmente la fraschetta dove il Cardinale e i suoi stavano amabilmente conversando rispettava l'ordinanza comunale e, pertanto, a mezzanotte, a malincuore, si son dovuti accomodare fuori impedendo al Cardinale di dire che "la mafia è intrinsecamente negativa" e che "concedere i funerali ai mafiosi è come dire che la mafia e ammessa" e che nessun malvivente può impunemente farsi proteggere dalla Vergine Maria.
Sarà per la prossima volta.
Sicuro.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

per non parlare dei funerali a Pinochet, Francisco Franco ecc....

Marco ha detto...

@Nico: l'elenco è lungo, come dimenticare, per esempio, l'atteggiamento di alcuni grandi esponenti del Vaticano nei confronti del nazismo? Ciò senza mai dimenticare il coraggio dei tanti preti che hanno rischiato la vita per salvare intere famiglie di ebrei.

ladymachbet ha detto...

E' l'occhio parziale della chiesa, rivolto all'alto dei cieli e pochissimo puntato verso la terra.
Certe cose sfuggono, pverini, non possono tenere sotto controllo tutto :D

Anonimo ha detto...

A me fa ridere che loro, non sposati, persone senza famiglia, senza sesso ecc..possano regalare perle di saggezza sul sesso e possano dire che i gay non sono socialmente utili poichè non possono creare famiglia...e loro? :D Da noi si dice: "il bue che dà del cornuto all'asino"

PS: Marco, il mio blog mi ha chiesto di te...cosa devo rispondere? :)

Marco ha detto...

@Nico: quello che dici è solo in parte vero, perchè altrimenti bisognerebbe essere su una sedia a rotelle per rivendicare diritti per i portatori di handicap, o gay per portare avanti le battaglie antiomofobiche, o ebrei per scagliarsi contro l'antisemitismo. A me non interessa che un prete dica ai fedeli che l'omosessualità è peccato, che gli scenziati sono satana in persona e che i divorziati devono essere esclusi dai sacramenti. A me importa che chi ci governa sia immune dalle tirate di giacchetta della Chiesa. Lo Stato italiano non è un'appendice del Vaticano.

PS: non ho capito...

Anonimo ha detto...

PS: nel senso che sente la mancanza dei tuoi commnenti :-)