lunedì 18 gennaio 2010

Re-Live

Non ricordo quando è stata la prima volta.
Non ricordo, a dire il vero, neanche l'ultima.
Ciò che so, è che mi hanno accompagnato per un decennio.
Erano appena iniziati gli anni '90, i miei primi anni di università, coltivavamo l'illusione che il pool di Mani Pulite avesse davvero fatto voltare pagina all'intera nazione.
Avevamo la percezione che qualcosa, finalmente, stesse per cambiare.
Non sapevamo chi fossero, e dove fossero, i buoni. Ma avevamo chiaro in testa chi fossero i 'malamente'. O almeno così pensavamo.
Craxi lo prendevamo a monetine, Andreotti lo chiamavamo mafioso, De Michelis era un viscido puttaniere.
Non c'era spazio per gli inciuci, le larghe intese.
Pensavamo che la crisi della sinistra fosse passeggera, e che Berlinguer ci avrebbe guidato anche dall'aldilà.
Credevamo in Bertinotti.
Abbiamo avuto (datecene merito) da subito, la sensazione che Berlusconi fosse un male assoluto.
Non lo abbiamo mai sottovalutato.
Erano gli anni del fenomeno dei Centri Sociali.
Non ho mai fumato in vita mia e la gente che (pur potendo) non si lava, mi stava sulle palle già allora, eppure, i CSOA mi piacevano.
Il fermento culturale che c'era al loro interno era stimolante. Anche più delle canne.
Ci sentivamo come degli indiani nelle riserve, convinti che di lì a poco avremmo sferrato l'attacco decisivo, e avremmo cambiato il mondo.
Avevamo individuato un nemico bello grosso da combattere: un sistema che ci faceva schifo.
C'era tanta musica nei Centri Sociali. Molta è rimasta lì. Altra ha cambiato abito e ha spiccato il volo. Altra ha resistito finchè ha potuto. Poi ha mollato.
Tra i tanti, c'erano loro. Forse i più famosi. Di certo quelli che ho seguito più di tutti.
Ne ho visti tanti di loro concerti. Una volta ho persino fatto da servizio d'ordine.
M'hanno fatto ballare. Cantare. Incazzare. Pensare.
Poi, un giorno, hanno detto basta!
Più o meno una decina d'anni fa. Si sono accomiatati con un 'the best of'.
Quel treno, partito da Napoli 10 anni prima, era arrivato all'ultima stazione.
Ognuno ha cercato una strada da percorrere. Tranne qualche raro exploit, solo Meg ha fatto (altra) strada.
Ora sono tornati.
Non so se hanno cose nuove da dire. Magari sarà un delusione vederli, invecchiati, scimmiottare se stessi giovani.
Ma non lo saprò mai, se non ci andrò.






http://marcomedaglia.blogspot.com/2010/01/re-live.html

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Potresti condividere questo Tuo pensiero (con il quale mi ritrovo pienamente) su FB.
Ciao Karlo

Marco ha detto...

Dovrebbe esserci su FB, tra le mie Note.