venerdì 10 aprile 2009

Il Terremoto (reprise).

Passata l'emozione di questi giorni, finito il clamore che alza l'audience, scenderà l'oblio anche su questa, ennesima, tragedia italica.
Come è successo in Belice, in Friuli, in Irpinia, dove ancora la gente vive nei prefabbricati!
Succederà anche per L'Aquila, succederà qualcos'altro che sposterà altrove l'attenzione dei media e l'interesse dei politici.
Mi piacerebbe, però, che restassero impressi, nella mente di ognuno di noi, due grandi attori di questa tragedia: i media e la politica.
I primi, enfatizzando l'ultimo trend che vuole la tv generalista in gara con quella tematica (RaiSet vs. Sky), hanno sguazzato come pesci nel dramma vissuto dalla povera gente abruzzese.
In questi giorni ho visto tg vantarsi dello share ottenuto con le edizioni speciali sul terremoto; giornalisti (!) annunciare il cartello con l'aggiornamento dei morti "...dopo la pubblicità.."; mezzi busti ostacolare i mezzi di soccorso per poter riprendere il minimo particolare; coglioni microfono-muniti bussare ai finistrini delle macchine, di notte, per chiedere agli sfollati cosa stessero facendo!
E' andata in onda la fiera dell'idiozia, dell'ipocrisia, dello sciacallaggio mediatico.
Ma i media vivono appoggiandosi l'un laltro, piuttosto che fagocitandosi a vicenda, la guerra che si fanno l'un l'altro è finta, virtuale, perciò si coprono a vicenda, e su nessun giornale qualcuno a chiesto la testa del direttore del TgUno per l'indegno spettacolo proposto, per fortuna c'è Internet, che nasconderà parecchia merda al suo interno, ma sa essere un grandissimo strumento di informazione, libera.
La seconda, la politca, intesa come tutta la filiera amministrativa, non solo "i" politici, non solo il governo, o l'opposizione, o gli amministratori locali.
Tutta la politica, o meglio, il modo italiano di fare, di essere, politica.
Ovviamente abbiamo assistito alla sfilata di tutti i ministri, troupe televisive al seguito; abbiamo visto indossare improponibili caschetti (fra i tanti, stranamente quello che rendeva più..."alti"); abbiamo sentito dichiarazioni ignobili, insomma il solito teatrino, spostato solo di qualche Km.
Ma, tutto sommato, non è questo che vorrei ci ricordassimo, vorrei invece che ricordassimo come, dopo una tragedia del genere, pur di non darsi da fare per cercare i responsabili delle tragedie (perchè questa ecatombe HA dei responsabili), si cerca di far cadere la colpa, a pioggia, su tutti. Un pò come a dire, se la colpa è di tutti, la colpa non è di nessuno.
E invece no!
La colpa è proprio vostra, la colpa è di come fate politica, di come amministrate la cosa pubblica.
Queste tragedie sono figlie dei cantieri che non vengono controllati, delle mazzette che girano intorno alle concessioni edilizie e ai certificati di abitabilità, di una assoluta mancanza di prevenzione.
Queste sono le tragedie che provocano le scellerate leggi che condonano gli abusi edilizi, che una volta sanavano situazioni già esistenti, oggi, invece, addirittura!, autorizzano ad "abusare", basta che non si ecceda del 20%! Come a dire, Iva inclusa!!
Questi morti sono sulla coscienza di costruttori senza scrupoli e di amministratori che chiudono gli occhi e aprono le tasche.
Questi morti, in futuro, potranno essere evitati, basterebbe solo che la politica facesse il suo dovere, nell'interesse del paese, e non per il proprio.
Non serve a niente e a nessuno una cattedrale in un deserto, quale sarà un ponte ipermoderno circondato da infrastrutture da terzo mondo, serve mettere in sicurezza migliaia di scuole, di ospedali.
Servono soldi per poter controllare che tutte le costruzioni, anche quelle private, siano a norma.
Servono soldi per poter istruire la gente su come comportarsi e dove andare in caso di grandi disastri.
Servono soldi per poter fornire ogni regione di un'unità di crisi pronta a gestire le emergenze nel più breve tempo possibile.
Poi, dopo, magari lo costruiremo il ponte sullo stretto di Messina, lo chiameremo pure Ponte Berluisconi, se il piccolo dittatore lo vorrà, ma almeno evitiamo di farlo costruire a chi ha costruito l'ospedale inagibile de L'Aquila e a chi da tempo immemore sta succhiando soldi dalla SA-RC.

1 commento:

Unknown ha detto...

Non oso immaginare il futuro cosa sarà.
Se ci sarà.