venerdì 9 maggio 2008

La lotta, continua?

Un detto (un "ditterio") del mio paese dice "Aru terrianu ce vò litame, aru munnu ce vò furtuna", non so quanto sia comprensibile, comunque significa che il terreno va concimato per poter dare frutto, mentre per stare al mondo ci vuole una gran dose di fortuna.
La fortuna di nascere nella parte ricca del mondo, o sani, o non neri, o non gay, o ricchi, ma anche la fortuna di non nascere in Calabria o in Campania o in Sicilia.
Ma ci vuole fortuna anche nel morire, penso, per esempio, al povero Gigi Sabani, che, sventura nella sfortuna, se n'è andato a braccetto con Pavarotti, ma non se n'è accorto (quasi) nessuno.
Oggi, è il 9 maggio.
30 anni fa, oggi, veniva ritrovato il cadavere di Aldo Moro (tra le altre cose, il rapimento Moro è il mio primo ricordo in assoluto, avevo quasi 5 anni), a due passi da dove oggi lavoro.
Lo stesso giorno di 30 anni fa, qualche meridiano più in giù, a Cinisi, vicino Palermo, veniva ritrovato anche il cadavere di Peppino Impastato.
Peppino era nato figlio di un mafioso, nipote di un mafioso, parente di mafiosi, Peppino era in odore di mafia.
Ma Peppino si ribellò, alla sua famiglia, alla mafia.
Peppino amava la verità, la diffondeva sotto foma di sberleffo, dai microfoni di Radio Aut, la spiegava come un cantastorie alle feste di paese.
Peppino era comunista, anche se questo conta poco, ma io non lo dimentico.
Peppino amava la Sicilia, e i siciliani, ma in maniera vera e sincera, e non si batteva per un inutile ponte, e neanche per una manciata di posti di lavoro.
Peppino non mandava affanculo nessuno, ma voleva mandare in un altro posto nel mondo la mafia e, soprattutto, la cultura mafiosa.
Peppino, con la mafia, non pensava si dovesse imparare a convivere.
Peppino non ha mai pensato che un condannato di mafia fosse un eroe.
Peppino, non diceva di non volere i voti della mafia, Peppino diceva CHI era mafioso.
Peppino, lo gridava a gran voce che LA MAFIA E' UNA MONTAGNA DI MERDA!
Peppino lo hanno trovato morto, ma c'hanno messo 24 anni per dire a tutti che l'avevano ammazzato, che lo aveva ammazzato la mafia.
Di Peppino, ce n'era uno solo, e l'abbiamo lasciato solo, e da quel giorno, ad essere soli, siamo solo noi.
C'è un film straordinario su Peppino, si intitola "I cento passi", di Marco Tullio Giordana, mi piacerebbe che fosse inserito nei programmi di Storia delle scuole italiane, ma con questi chiari di luna, è più probabile che vengano inseriti film come SPQR e A spasso nel tempo.
La scena conclusiva di questo film è stupenda, drammatica, struggente, da groppo in gola.
Ma c'è una frase, nel film, che si è impressa nella mia mente, che Peppino, il superlativo (e mostruosamente somigliante) Luigi Lo Cascio, dice ad un suo amico, mentre, guardando il panorama dall'alto di una collina, gli spiega che si dovrebbe insegnare alla gente il senso del bello.
C'è una canzone che prende a prestito il titolo del film di Giordana, è dei MCR, ed è anch'essa bella.
Ma c'è un'altra canzone su Peppino (anzi, "di" Peppino, visto che il testo è un adattamento di una sua poesia).
Si intitola "Ciuri di campo", la cantano Carmen e I Lautari, parla di un fiore di campo, figlio della terra e della lotta, spezzato in una notte di maggio, una notte di stelle.
Stelle tristi.

Ciao, Peppino.





8 commenti:

Anonimo ha detto...

Marco, "Ciuri di campo" non la conoscevo per niente! Mi hai fatto scoprire una cosa bellissima! Grazie! :)

Marco ha detto...

@Nico: prego!

Anonimo ha detto...

vedo che abbiamo in comune un quasi-primo ricordo (nel senso che non è il primissimo, ma quasi): mi vennero a predere all'asilo mio padre e mia madre, lividi in volto.
Per quanto riguarda i 100 passi, sono d'accordo al 100%: mi ha lasciata a bocca aperta, e con un'amarezza incredibile: non è cambiato nulla nella sostanza, e forse solo qualcosa nella forma, ma quella non fa.
E anche ciuri di campo, che meraviglia...

Anonimo ha detto...

Caro Marco, grazie di cuore anche da me

Unknown ha detto...

Non conoscevo la storia di Peppino Impastato fino a qualche anno fa, era un nome che ricorreva spesso da più parti e mi sono informato.
I miei ricordi di cronaca di bambino sono altri, e ammetto di ricordare il ritrovamento di Moro, ma non la morte di Impastato.
Sarebbe bello ce ne sarebbero cento, mille, come lui, in questo mondo di vaffanculi e toni alti e "al lupo al lupo" per cose inutili.
E, mea culpa, andrò a vedere "I cento passi", che me lo sono perso.
Ciuri di campo, una lieta scoperta.

Marco ha detto...

@Laura: adesso i mafiosi sono in giacc'ecravatta.
Sono mimetizzati.

Marco ha detto...

@Salvia: u're welcome!

Marco ha detto...

@mAu: io ho conosciuto (mea maxima culpa!) Peppino ai tempi proprio de I cento passi, quindi con mostruoso (e colpevole) ritardo.
Ho cercato di rimediare, e ho scoperto una persona straordinaria, con coraggio e generosità sovrumane.
Il film è ben fatto e restituisce un ottimo ritratto di Peppino.
La canzone cantata da Carmen è strugente, io mi commuovo ogni volta che l'ascolto.