lunedì 21 aprile 2008

The week after

La settimana scorsa, complice lo scooter in medicheria, ho ripreso (forzatamente) una vecchia abitudine: la metropolitana.
In cima alle scale mobili che riemergono dalle visceri di Roma fin su, a Piazza di Spagna, un gruppetto di colleghi stava animatamente discutendo, commentando i risultati elettorali.
Lui, antiberlusconiano, lei, berlusconiana, l'altra, annuente.
Sono riuscito a cogliere gli ultimi spezzoni della loro discussione, sono arrivato quando lui incalzava lei elencandole i guai giudiziari del nano e le leggi ad personam.
Lei, strafottente, gli risponde: "...ma tu ne hai le prove?", lui sbotta "...e i processi?" e lei "Ma quali processi?!...è sempre stato prescritto!".
Non so se la disarmante (e arrogante) ignoranza di lei abbia fatto desistere lui, o se si sia messo di santa pazienza a spiegargli cosa sia la prescrizione, che differenza passa tra un prescritto e un assolto, ho allungato il passo, mantenendo a stento le lacrime, sognando la Spagna, sognando Zapatero.
Parafrasando Moretti, sono consapevolmente arrivato alla conclusione che si, ce lo meritiamo Berlusconi.
L'Italia è fatta per lui, lui è fatto su misura per gli italiani.
E' una perfetta corrispondenza d'amorosi sensi.
Perchè tuto si può dire, tranne che il nano, questa volta come non mai, non sia assolutamente legittimato a guidare questa merda di paese.
Berlusconi nuovamente a Palazzo Chigi, la sinistra fuori dal Parlamento e persino l'amministrazione comunale del mio paese in mano alla destra, questa volta non ho proprio retto, ho avuto un crollo psicofisico, che mi ha tenuto lontano dal blog e mi ha persino rinchiuso in casa.
Non so se sperare che, da qui a quando questo governo finirà, tutti questi idioti che ancora gli credono e tutti gli invasati leghisti (con un pensiero affettuoso agli ex AN per lo stoicismo con il quale affrontano queste continue umiliazioni e l'indulgenza con la quale sopportano un leader così piccolo) dovranno pentirsi amaramente per quello che (ci) hanno fatto, o se augurarmi che sia io a sbagliarmi e che davvero, almeno questa volta, lui lavorerà per il bene comune, e non per il suo.
Sarà pia speranza, o illusione.
Chi vivrà, vedrà.
Per il momento, più che la batosta, che oltre a minare il mio equilibrio interiore ha anche stravolto i miei piani di vita, ciò che veramente mi fa rabbia, è sapere che nel prossimo parlamento si schiuderanno le porte a mafiosi (presunti o conclamati), fascisti (orgogliosi o pentiti), razzisti (verdi o neri) e feccia varia, ma non ci sarà posto per pacifisti, ambientalisti, comunisti, socialisti.
Per fortuna ho ancora da parte qualche libro di storia, che custodirò come il più prezioso dei tesori, hai visto mai che tentano di convincer anche me che i buoni erano quelli che se ne fregavano.
¡ QUE VIVA ESPAÑA !

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Siamo fuori........ la TV moderna ha rincoglionito tutti... e chi meglio può governare se non uno che la TV l'ha trasformata?... credo che più giù di così non si poteva andare... salirò!
Karl

Anonimo ha detto...

update al 28.04: coraggio!
ce ne vuole... ma dimostreremo di avercelo.

Anonimo ha detto...

...vuoi il mio interlocutore di stamattina che ha detto che il comunismo ha fatto più morti del fascismo..?
Siamo finiti nel dire che quello buono è quello che ha fatto meno morti..? Erode è passato alla storia come carnefice per pochi bambini (Betlemme mica era una metropoli...), lo vogliamo rivalutare..?

Marco ha detto...

@Gigio: benvenuto!

Anonimo ha detto...

pensaci bene e tienilo in mente... chi è il buono e chi il malamente....
Karl