mercoledì 13 giugno 2007

La carnicería

"Sembrava una macelleria messicana"
"Durante le indagini non ebbi il coraggio di rivelare un comportamento così grave da parte dei poliziotti per spirito di appartenenza"
"Quattro poliziotti, due con cintura bianca e gli altri in borghese stavano infierendo su manifestanti inermi a terra"
"Sono rimasto terrorizzato e basito quando ho visto a terra una ragazza con la testa rotta in una pozza di sangue. Pensavo addirittura che stesse morendo. Fu a quel punto che gridai: 'basta basta' e cacciai via i poliziotti che picchiavano"
"Non posso escludere in modo assoluto che qualche agente del mio reparto abbia picchiato"


Michelangelo Fournier, vicequestore aggiunto del primo Reparto Mobile di Roma di stanza a Genova durante il G8 del 2001


Meglio tardi, che mai.

5 commenti:

Unknown ha detto...

Questo cambierà qualcosa? Sulla prima pagina della Repubblica anche il questore Canterini ammette la "macelleria", ma si difende dicendo che lui non era il macellaio.
Come dire che l'operato sei suoi uomini non dipendesse direttamente da lui; purtroppo le responsabilità sono onori e oneri, e bisogna accettarli entrambi.
(NdM : sapete da dove scrive, il questore Canterini? Dalla Romania, dove è stato trasferito due anni fa per indagare sui casi di import/export di organi - non quelli che suonano, ma quelli umani-...le casualità, a volte...)

Marco ha detto...

Non cambierà nulla, visto che "la casta" mira soprattutto alla propria sopravvivenza, e quindi nessun politico (nemmeno quei comunisti che tanta paura fanno allo psiconano) ha alzato la voce e chiesto le scuse ufficiali (giusto perchè chiedere la testa sarebbe reato) del governo in carica allora. Ma ora la cosa fondamentale nel panorama politico italiano, è difendersi dalle intercettazioni. Ora sono nuovamente tutti d'accordo a condannare le intercettazioni. La privacy è un diritto inalienabile.
Ma allora, perchè non facciamo un referendum? Io penso che in Italia la maggiorparte delle persone siano oneste e non avebbero nessun problema a sacrificare un pò di privacy, pur di vedere IN GALERA quelli che della privacy fanno uno scudo per coprire ogni sorta di reato.

Anonimo ha detto...

Marco, diciamo che si vuole semplicemente evitare quell'assurdo destino che vuole i poliziotti (o le forze dell'ordine in genere) contro i manifestanti. Il vero problema non sono loro...alcuni fanno il loro lavoro (alcuni molto male come hai giustamente descritto) così come tra i manifestanti non mancano mai le solite teste di cazzo che devono spaccare tutto. Il vero problema sono le decisioni dei potenti...tutto qua...per questo forse la sinistra radicale evita di alzare barricate o evita di stacciarsi le vesti...forse perchè magari, lo psiconano e i suoi scagnozzi non aspettano altro per dire agli italiani che i comunisti giustificano la violenza dei manifestanti...

Marco ha detto...

Ho amici poliziotticarabinierifinanziaerietc, sono stato io stesso a fare manifestazioni. Le teste di cazzo sono su entrambi i fronti, le persone ragionevoli e corrette anche (pensa che una volta alcuni agenti digos sortarono noi del collettivo di economia, perchè temevano che quelli di FN ci aggredissero). A Genova, però, è successo qualcosa che non si può dimenticare per convenienza. La morte di Giuliani è la tragica e drammatica punte dell'iceberg, ma la mattanza della Diaz e il dubbio che i più facinorosi tra i manifestanti fossero infiltrati, non possono passare in sordina. Ci devono dire cosa è successo realmente.

Anonimo ha detto...

Pienamente d'accordo..:-)