domenica 10 giugno 2007

Gli "eletti"

Un libro sconsigliato. Sconsigliato, a chi ha ancora un minimo di passione politica; sconsigliato, a chi ha un barlume fiducia nella classe politica italiana; sconsigliato, a chi crede che gli ideali non abbiano scadenza; sconsigliato, a chi spera che davvero le cose possano cambiare. Perchè questo libro, che è un saggio, un'inchiesta giornalistica, e non un romanzo di Dan Brown, apre gli occhi (almeno a quelli con le fette di salame ancora sugli occhi!), è un cazzotto in pieno stomaco, di quelli che fanno mancare il respiro. Ma non per il dolore. Per la rabbia.
Si, perchè l'unica passione che si scopre avere i nostri rappresentanti, è quella per il denaro e per i privilegi, gente, anzi no, gentaglia, lestofanti che pensano solo al loro personalissimo tornaconto, che calpestano gli ideali dietro i quali si sono nascosti per farsi eleggere, pur di non vedersi negato nulla di ciò che hanno disonestamente guadagnato, furbetti che non hanno nessuna intenzione di cambiare lo status quo. E così, se litigano tra di loro nei salotti televisivi, davanti ai telespettatori, non hanno nessun problema a stringere altrimenti imbarazzanti alleanze, pur di avere qualche beneficio in più. Mentre dicono a tutti noi che bisogna fare sacrifici, che il momento è critico per tutti, loro non fanno nessun sacrificio, anzi, pretendono i gelati nella buvette (!). Guardano dall'alto dei loro compensi da migliaia di €uro, le estenuanti battaglie sindacali per ottenere qualche decina di €uro (lordi!) di aumento in busta paga. Parlano di scalone, di innalzamento dell'età pensinabile, di pensioni minime, e di cazzate varie, e loro si guadagnano una pensione d'oro dopo una manciata di anni di lavoro parlamentare (!). Scendono in piazza a milioni, per protestare contro i DICO, ma loro i buoni diritti per le coppie di fatto ce li hanno da sempre. Destra e sinistra, nord e sud (isole comprese), uomini e donne, insieme e compatti a difesa di un unico grande interesse: il loro!
Sconsigliato, se avete ancora voglia di vivere in questo paese.
Consigliato, come libro di testo nelle scuole, di ogni ordine e grado.

La casta, di Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella, Rizzoli Editore, ISBN 9788817017145.
18 €uro, maledettamente spesi bene.

11 commenti:

Anonimo ha detto...

Sapevo già di questo libro ma non lo leggerò, perchè mi conosco, perchè so che diventerei un kamikaze.
Marco, la tua giustissima incazzatura , come ti consente di restare lì, fermo e inerme mentre il sistema va avanti? Non ti cresce la frustrazione? Per questo sto entrando in politica, perchè nonostante tutto, non hanno ucciso le mie speranze, perchè non posso subire e non devo! perchè è un dovere del cittadino occuparsi della politica perchè se ce ne occupassimo tutti, non farebbero i comodacci loro! Sto entrando in politica perchè sono incazzato non tanto con i politici, ma con gli italiani che accettano politiche clientelari e li votano in attesa di favori personali che ovviamente, poi non hanno.

Anonimo ha detto...

PS: sto entrando in politica perchè ORA TOCCA A NOI.

Anonimo ha detto...

io mi pento di averlo regalato a mio padre.

Anonimo ha detto...

io mi pento di averlo regalato a mio padre.

Anonimo ha detto...

ovviamente mi pento una volta sola ;)

ladymachbet ha detto...

Io entrerei in politica solo per vedere se la poltrona riesce a corrompere anche gli ideali radicati di una vita, una sorta di test insomma.
C'è tanto da incazzarsi, per mille e mille motivi, ma la cosa principale sarebbe far capire alla gente che con le politiche feudali, si siamo ancora fermi al feudalesimo noi, non si va da nessuna parte.

Anonimo ha detto...

E' nella mia lista desideri su anobii.... Spero esca in economica!

Anonimo ha detto...

"Regime" di Marco Travaglio credo che sia sullo stesso genere. Ma quelli che fanno questi libri sono incacchiati davvero? Io, forse, non lotterò in eterno, ma non mi adeguerò, anche a costo di pagarne personalmente le conseguenze. Attualmente, non me ne frega della politica come fonte di ideali, ne come fonte di guadagno. Non voglio entrare, per adesso, in questo marciume.

Marco ha detto...

@Nico: sono molto più che frustrato, ma entrare in politica è la soluzione? Il timore di Ladymachbet è più che giustificato: ha senso entrare in questa politica e rischiare di restarci invischiato? Tocca a noi cambiare le cose, fare in modo che cambino. Da fuori, però.

Marco ha detto...

@Ghianda: perchè?

Anonimo ha detto...

perchè non lo avevo mai visto così deluso, demotivato e polemico.
le pagine di quel libro lasciano un senso di vuoto e impotenza.
noi, gente comune, dobbiamo combattere quotidianamente per andare avanti e questi si permettono di lamentarsi...anche per il gelato che manca alla buvette.
forse avrei preferito non farlo leggere a mio padre.