lunedì 3 agosto 2009

...prima di andare via...

...toc...toc...posso entrare? In punta di piedi, per non rompere il silenzio assordante che da troppo tempo regna sovrano tra queste pagine.
Accidenti! Quasi due mesi di latitanza...sono proprio indegno di definirmi "blogger", ne sono assolutamente consapevole.
C'è da dire, però, che la latitanza dal blog ben rappresenta questo periodo della mia vita, dove alti e bassi sono banditi, e una linea monotòna (ma comunque non monòtona) caratterizza il susseguirsi dei giorni.
Nessun bel film da recensire, nessun libro degno di un sussulto, nessun concerto particolarmente esaltante (e dire che, qualche giorno fa, sono andato a vedere&sentire Sil!), nessuna vacanza da fermare con una fotografia.
Parte della colpa, lo ammetto, ce l'ha anche faccialibbro, al quale, comunque, consegno istantanee giornaliere, che in altri tempi avrebbero trovato posto qui, ma che ora trovano sfogo da quelle parti.
Ma, comunque, il mio blog non ha perso granchè, se non una serie infinita di improperi per lo psiconano e qualche attacco a Veltroni & Co.
Tuto sommato, meglio riversare questi umori nella cloaca di FB, piuttosto che elevarli a rango di "post".
Detto questo, mi serviva una "scusa" per rispolverare la password del blog, e quale migliore scusa, degli acquisti in libreria per le (agognatissime!) vacanze estive?
Oggi, prima parte degli acquisti, ai quali si aggiungeranno, entro venerdi, altri due acquisti, già in lista.
Prenderanno il "volo" con me, innanzitutto I gatti lo sapranno, di Giovanni Ricciardi.
Non conosco nè l'autore, nè il protagonista di questo romanzo, il Commissario Ponzetti, ma la definizione di "Montalbano romano" mi è bastata, e poi, mi piace tantissimo leggere libri ambientati nei luoghi che conosco, che posso riconoscere e nei quali poter meglio immaginare la scena.
Da Roma a Napoli: dopo aver visto l'intervista dalla Bignardi, durante la quale sono rimasto affascinato dal "personaggio" Erri De Luca, ho letto il suo ultimo libro (Il giorno prima della felicità). Non mi ha deluso, ma non mi ha neanche entusiasmato, ma qualche frase, qualche immagine, qualche personaggio, di tanto in tanto, mi sono piaciuti, e così ho deciso di cominciare dal principio, col suo primo libro, Non ora, non qui.
Come dico sempre, non siamo noi a scegliere i libri, ma piuttosto il contrario. Così è stato con Vedi di non morire, del quale non so assolutamente nulla e che ha avuto il solo merito di saltare fuori da una pila di centinaia di libri e travolgermi.
Ultimo, ma non ultimo, un libro che avevo perso per strada, e che mi ero ripromesso di tornare indietro a recuperare. Come Dio comanda. Perchè non sono un fan sfegatato di Ammaniti, ma la trasposizione cinematografica di Salvatores mi è piaciuta (...ma và?) e mi ha messo addosso la curiosità di confrontare le due cose, visto che il precedente (Io non ho paura) è stato doppiamente soddisfacente.
Si aggregheranno nei prossimi giorni altri due titoli, Tempesta solare, di Åsa Larsson (alla Feltrinelli non c'era), perchè ormai sono entrato nel tunnel dei gialli scandinavi e non voglio uscirne presto, anzi, ho intenzione di arredarlo (all'Ikea, ovviamente!) e La biblioteca dei morti, un'incognita anche questa, ma che ha tutti i numeri per rapirmi.
Saranno troppi per due settimane di ferie?...beh, forse si, ma considerando il fatto che alcuni sono leggibili in una giornata e che non ho intenzione di fare una beneamata minchia, sono fiducioso che le pagine finiranno prima dei giorni di vacanza.


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3 commenti:

dariod2 ha detto...

dovresti provare pure i gialli della Vargas.

i gatti lo sapranno lo metto in lista pure io, solo per il titolo (poesia di Pavese), che è anche una bella canzone della Lalli. per chiudere il cerchio.

Marco ha detto...

Seguirò il consiglio!
Anche se, mi vergogno un pò a confessarlo, ero convinto che Vargas fosse un lui...

vica ha detto...

Io ho davanti a me ben tre settimane (almeno) di barbonaggio assoluto. Ma sono convinta che la voglia di fare qualcosa sarà così nulla, ma così nulla, che non riuscirò nemmeno a finire quei tre libri iniziati ed abbandonati che ho in casa.