lunedì 30 marzo 2009

Senza titolo

A meno che non sia realmente immortale, come di tanto in tanto va farneticando, prima o poi dovrà cedere il passo, dovrà andare in pensione, no?
Ormai do per scontato che la giustizia degli uomini non lo colpirà mai, gli mancano ancora un paio di tasselli (tipo fare una legge che gli assicuri l'assoluta immunità per qualsiasi tipo di reato, a prescindere dalla carica che riveste) e poi sarà sicuro di non finire i suoi giorni in carcere, quindi non ci resta che sperare che la giustizia divina (sempre che non sia davvero l'unto dal Signore!) provveda.
E quindi, quando arriverà quel giorno, in cui andrà in pensione, che ne sarà di tutti questi baciapile, queste mignottelle prestate alla politica, questi cavalli promossi senatori?
Questo bagno di folla e la percentuale bulgara con cui il nano è stato eletto presidente, confermano che, hai voglia a chiamarlo partito, questa accozzaglia è tenuta insieme, e va avanti (a vele spiegate, purtroppo!) solo perchè (e finchè) c'è lui che arringa la folla e che dispensa "carinerie".
L'ulteriore prova è data dal fatto che, con spavalda arroganza, ha confermato che lui si candiderà alle Europee, e la cosa non ha suscitato nessuna perplessità tra gli elettori, ai quali è bastato sentire la voce del padrone che sfidava il rivale sullo stesso terreno per andare in sollucchero, ma non ha neanche provocato reazioni tra gli altri politici dello schieramento, che quindi confermano la loro inferiorità nei confronti del padrone, accettano di ammettere, urbi et orbi, che senza di lui, rischiano la figuraccia e quindi, meglio fare l'ennesima figura di merda davanti all'Europa e sostenere (come capolista!) una persona che, comunque andranno le cose, rinuncerà (DOVRA' RINUNCIARE!) a sedersi tra gli scranni del parlamento europeo.
Come dire, "...finchè dura, meglio raccogliere le briciole finchè cadono dal tavolo, prima di ritornare nell'oblio da cui proveniamo."
E si, perchè, ammesso e non concesso che trovino una figura carismatica che sappia trascinare le folle come il nano, magari Fini stesso (che passa di delfinato in delfinato), anche perchè all'orizzonte non vedo altro (Gasparri? La Russa? la Carfagna? Cicchitto?), dopodichè, ce lo vedete l'ex missino che sopporta uno che si pulisce il culo con la bandiera italiana, una che da lezioni di fisica ai premi nobel, uno che condona l'impossibile, e via dicendo?
Perciò, speriamo che ci sia ancora qualcosa da salvare, quando questo circo leverà le tende e nani, ballerine e pagliacci si toglieranno dalle palle.

4 commenti:

vica ha detto...

Fini Presidente è un mio sogno da molto tempo. Che mi sa tanto che resterà irrealizzato.

Marco ha detto...

Fini presidente? Beh, allora potrebbe farlo anche Fede, no? Che differenza c'è tra i due? Forse Fede è meno patetico, visto che almeno non fa finta di contrastare il padrone ("AN non si scioglierà mai nel nuovo partito di Berlusconi! Con me ha chiuso!" ipse dixit!) e fa anche ridere più di Fini.
Che poi, Fini, è pur sempre uno che, fino a qualche anno fa, diceva che Mussolini è stato un grande statista (o forse il più grande? Magari al televoto con Hitler, Franco e Tito!).
Si, non c'è dubbio, tra i due mali, sceglierei Fede, è sicuramente il male minore!

Unknown ha detto...

Ndr : ora Fini si è rimangiato anche la qulifica di "grande statista" dato al Duce (a quello vecchio e morto, non al gerarca odierno e - ahinoi- vivo).

Ho letto qualche giorno fa un'intervista a Urbani (l'uomo più dentato del mondo) che, in mezzo a una marea di fregnacce ("io sono stat consigliato da Agnelli di proporre a Berlusconi la fondazione di Forza Italia" - Craxi neanche nominato per errore)ma anche di considerazioni personali (alcune interessanti) dice che "non ci sarà nessun successore di Berlusconi".
Quindi, 'sto circo Barnum che fine farà?
Ci sarà il 51 per cento degli Italiani di nuovo orfani?

(E nel frattempo il buon Marietto Chiesa si è fatto riacciuffare)

Marco ha detto...

C'è sempre il buon Casini che li aspetta a braccia aperte.
Non per niente, Franceschini ha cominciato la fase di (ri)avvicinamento.