martedì 10 marzo 2009

Libri&Cinema

Ho letto oggi notizia che uno dei libri che più (e meglio) mi ha "rapito" negli ultimi tempi, e cioè "Uomini che odiano le donne", primo capitolo della trilogia Millennium, è diventato un film e che presto (a maggio?) arriverà in Italia.
Ottimo, non vedo l'ora.
Anche se, la paura che la trasposizione cinematografica possa mortificare il libro, è tanta, e motivata soprattutto dalla lunghezza del tomo e dalla complessità dei personaggi, che sarà difficile "ridurre" alle esigenze dei tempi del cinema.
Che dire? Speriamo bene.
Le delusioni, in passato, non sono di certo mancate.
Ricordo, per esempio, con quanta impazienza aspettassi l'uscita del film "Il senso di Smilla per la neve", tratto dall'omonimo libro di Peter Høeg.
Tanto ho amato il libro, quanto ho schifato il film, nonostante una bellissima Julia Ormond.
Anche in quel caso, un ruolo decisivo nella cattiva riuscita del film (IMHO), lo giocarono proprio la lunghezza del libro e i particolari personaggi creati da Høeg.
Altra grande delusione, la trasposizione de "Il codice da Vinci", che forse ha pagato il fatto di essere un libro scritto in modo fin troppo cinematografico (tra l'altro, a maggio uscirà anche il film tratto da "Angeli e Demoni", che avrà dalla sua il fatto di essere girato, in gran parte, a Roma).
C'è da dire pure, però, che non sono pochi i film che sono assolutamente all'altezza del libro a cui si ispirano.
Senza scomodare classici di un passato più remoto, come "Il Gattopardo", o più recente, come Il nome della rosa, mi vengono in mente il gran bel lavoro fatto da Tornatore su "Novecento" di Baricco, o di Salvatores su "Io non ho paura" di Ammaniti.
Capitolo a parte sono le trasposizioni televisive delle indagini del Commissario Montalbano, in questo caso c'è un'importante ingerenza dell'autore, Camilleri, nella sceneggiatura degli episodi e anche nella scelta degli attori (basti pensare che lo stesso Zingaretti, così lontano dal Montalbano dei libri, è stato scelto proprio dal Sommo).
Per quanto mi riguarda poi, ci sono anche film che sono superiori ai libri che li hanno ispirati.
Uno su tutti, Il postino di Troisi, che ha il merito di trasformare in poesia pura un libro decisamente modesto.
Ancora in attesa di giudizio due gran bei film, "Romanzo criminale" di Placido, e "Come Dio comanda", di Salvatores, visto che non ho ancora letto il libro di De Cataldo e di Ammaniti.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Boss.
Il libro di De Cataldo lo sto leggendo io, ma l'ho iniziato dopo aver visto film e serie televisiva. Il film di Placido mi era piaciuto, e molto, ma dopo aver visto la serie e letto il libro... beh, sarò scontato, ma ovviamente in due ore di film non si riesce ad andare a fondo dentro il personaggio, e nonostante l'ottimo cast del film del commissario Cattani la ristrettezza delle due ore taglia le gambe alle caratterizzazioni date dall'ex-giudice nel libro. Dammi retta, leggiti il libro e poi guardati la serie (quando avrai finito magari c'è già in giro la seconda parte), vedrai che l'apprezzerai molto di più del film con Favino e Santamaria. A me è sembrato, come poche volte è successo, che "giovincelli" alla prima grande produzione abbiano saputo dare quanto, se non di più, di attori di fama.
Famme sapè ;)

Anonimo ha detto...

1 post al mese?
Comunque, il film "io non ho paura" penso che sia pari, se non superiore, al libro. Invece sarei curioso di vedere il film "come Dio comanda" visto che il libro è stupendo.
Ciao Karl