giovedì 26 marzo 2009

Generazione di guardoni

Non ho mai amato la formula del "reality show".
Nonostante, un pò come tutti, subisca il fascino dello "spiare dal buco della serratura", non ho mai provato il benchè minimo interesse a seguire i vari grandi fratelli, fattorie, isole di più o meno famosi e via dicendo.
Ancora meno "tollero" la fama di cui godono questi individui, assolutamente privi di talento, una volta vomitati fuori da questi format.
La mia conoscenza dei personaggi che popolano questo ambiente è dovuta alle imitazioni dei vari programmi della Gialappa's.
Non nascondo, però, che ai tempi della prima edizione del Grande Fratello (possibile che ci fosse la Bignardi?), un pò di curiosità (complice il molto tempo libero di cui godevo!) mi spinse a curiosare nella "casa".
Ogni tanto penso a come mi comporterei se dovessi partecipare ad una cosa del genere.
Ogni volta arrivo alla conclusione che, probabilmente, ucciderei gli altri inquilini a colpi di padella!
Ad onor del vero, però, c'è da dire che forse i partecipanti alla prima edizione del Grande Fratello, e solo loro, sono stati realmente cavie di un eseprimento, visto che non potevano avere la percezione di ciò che succedeva fuori, intorno al programma, e quindi c'è la (seppur flebile) possibilità che fossero "spontanei".
Non mi dispiacciono, invece, quei programmi, sempre sulla falsa riga dei reality show, che mettono in competizione tra di loro persone che hanno (o almeno si presume che abbiano) un talento.
Era iniziato così, per esempio, Amici, prima che il marito di Costanzo lo trasformasse in quel circo che è ora.
Era così l'antenato di X factor, mi sembra si chiamasse Operazione Trionfo (ribattezzato Operazione Tonfo), quel programma condotto da Miguel Bosè, che alternava lacrime a bestemmie
Era così Music Farm, che aveva il pregio/difetto di metere in competizione personaggi già famosi (chi più, chi meno) ma che, a ben guardare, poteva avere degli spunti interessanti, se solo non avessero partecipato solo rottami musicali.
E' così quel programma in cui alcuni vip si sfidano a passi di danza.
Ed è così anche X Factor, che a differenza di Amici riesce a far prevalere l'elemento musica sull'elemento polemica e che, pertanto, è decisamente (IMHO) più interessante del competitor made in mediaset.
Non è che sia un aficionado del programma (anche perchè mal sopporto sia il piccolo pooh che la Ventura), ma devo dire che non mi dispiace buttarci un occhio, e soprattutto un orecchio.
E, lo ammetto, spero tanto che vinca lei


4 commenti:

Anonimo ha detto...

Tutta 'sta solfa solo per dire che segui X-factor e non te ne perdi un secondo...
... Ammetti che ti piace e facciamola finita!
;-)

Marco ha detto...

@Timpa: beh, che non me ne perdo un secondo non è corretto, tanto più che non ho mai visto una puntata intera. Però, che mi piace, è vero.
:-)

micaMAtta ha detto...

Sono d'accordo con te su tutto.
Anche che vinca lei!

Unknown ha detto...

Concordo su tutto (ndm : la prima serie di Amici era un talk show di e sui giovani, e la conduceva Lella Costa).
Ma Noemi pare sia uscita.
Ahimè.