venerdì 12 dicembre 2008

Piccole, inutili, gioie quotidiane

Andare a mangiare a pranzo al solito posto, insieme a centinaia di altre persone e, ancora in fila, sentirsi rivolgere le scuse dalla ragazza dietro il bancone, perchè "...oggi non ci sono le cicoriette...".
Andare a prendere il caffè al bar, dirigersi alla cassa per pagare e venire bloccati dal proprietario, che dice "...oggi ve lo offro io, il caffè!".
Peccato che poi, dopo tutto questo, si debba tornare in ufficio.

2 commenti:

micaMAtta ha detto...

Perché inutili?! Io quando vado dal mio fruttivendolo di fiducia –che mi accoglie col “come ti sta ‘mmore? Mi fa assaggiare la frutta e mi da sempre il meglio assieme al dispensarmi ricette di ogni tipo- sono contenta! Ho come l’idea che al di là del rapporto commerciante-acquirente, ci sia anche quello umano!

Marco ha detto...

@micaMAtta: beh, una delle mie più grandi aspirazioni, da sempre, è quella di entrare in un bar e dire "il solito, grazie".