lunedì 29 dicembre 2008

E' la somma che fa il totale

E anche questo, di anno, sta per finire.
E' strano come, pur avendo tutti (ora più, ora meno) la stessa durata, alcuni sembrino durare un'eternità, altri, come la felicità, sono difficili da raccontare, perchè si consumano mentre se ne vanno (citazione).
E' anche strano come, crescendo, gli anni si avvicendino con un aumento di velocità crescente.
E così, mentre lo spumante rimasto dal San Silvestro 2007 è ancora nel frigo perchè poi nessuno ha avuto il coraggio di usarlo per cucinare il pesce o di verificare che quel cucchiaino messo a pendolarci dentro eviti davvero che si sfiati, che è già ora di aprire quello per il San Silvestro 2008 (che, immancabilmente, avanzerà anche questa volta!).
Siamo in chiusura, quindi, di un anno che in molti, e per molti motivi, non vedono l'ora di lasciarsi alle spalle.
E' periodo di bilanci, consuntivi, certo, ma anche preventivi, si tirano le somme, si confrontano le previsioni e le speranze di un anno fa, con i risulati portati a casa.
Ha sicuramente motivo di gioire il supereroe del 2008, Obama, anche se ora, per lui, è giunto il momento di dimostrare davvero quanto vale.
Anche l'Obama de noartri, Uòlter Uèltroni, gioisce, ma solo perchè questo annus horribilis volge ormai al termine, anche se il nuovo che avanza, non sembra poi tanto meglio del vecchio!
Comincia a scricchiolare anche lo psiconano, che minaccia di abbandonare l'Italia se usciranno sue intercettazioni. Non so perchè, ma secondo me abbandonerà l'Italia giusto qualche ora prima che escano queste intercettazioni, seguendo l'esempio del suo ex nume tutelare!
E il mio 2008? Com'è stato?
Si era aperto all'insegna di nuove speranze, di progetti solidi su cui costruire solide certezze, ancora doveva nascere, che già l'anno era gravato da grandi aspettative.
C'erano tutte le premesse perchè il 2008 fosse l'anno della svolta, della grande svolta.
Ma, si sa, le illusioni fanno presto a tramutarsi in delusioni e così, l'anno delle certezze, è diventato l'anno dell'equilibrio precario.
Un anno "blues", che sembrava voler scattare, ma che poi ripeteva all'infinito lo stesso riff, un cane che continuava a cercare, invano tra l'altro, di mordersi la coda.
I grandi progetti, di mese in mese, sono stati spostati più in là, fagocitando i piccoli progetti, quelli a breve raggio, sacrificati sull'altare di un futuro migliore.
A furia di spostarli in avanti, sono finiti nell'anno nuovo, che così si apre con questa scomoda eredità, e con un carico di nuove speranze e nuove aspettative.
L'unica consolazione, molto magra per la verità, è che gli anni bisestili pare siano particolarmente nefasti!
In mezzo ai grandi progetti per questo anno in fasce, c'è un piccolo proposito, che voglio affidare a questo post, in modo che funzioni da monito e da stimolo ulteriore.
Anche per colpa della diaspora che si è abbattuta sulla mia "comitiva" da qualche anno a questa parte, sono ormai diversi anni che non gioco più "a pallone".
Da qualche tempo a questa parte, ho pure cominciato a sognarmele le partite a calcetto (chè a calcio c'ho pure provato lo scorso anno, ma non è (più) cosa!).
Così, ho deciso, per il 2009 mi impegno a rimettermi in condizioni di poter ricominciare a raccogliere figure di merda in giro per i campi di calcetto di Roma Sud/Sud-Est!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Te l'ho già detto che stai invecchiando?
Karl

Marco ha detto...

@Karl: sempre dopo e più lentamente di te!