martedì 27 novembre 2007

Anti-immigrazione, nuove frontiere




Diciamo la verità, dagli svizzeri non te lo aspetti.
Con tutto il rispetto dovuto, fanno dell'ottima cioccolata e hanno reinventato il concetto di "orologio", ma in termini (anzi, "in terms", come dice cicciobellorutello) di fantasia non è che abbiano questo gran nome.
Eppure, questa volta hanno spiazzato tutti, tanto da cominciare a fare tendenza (gli sguizzeri "trendy"?...e chi se lo sarebbe mai sognato??) e da incuriosire anche la UE.
Il video qui sopra, andato in onda durante l'intervallo della partita di calcio Svizzera-Nigeria, è un prodotto del dipartimento (svizzero) dell'emigrazione e, almeno nelle intenzioni, vorrebbe essere un tentativo per scoraggiare l'immigrazione africana.
Della serie, prevenire è meglio che curare.
Scherzi a parte, forse sarebbe il caso di affrontare il problema (perchè è inutile fare finta che il problema non esista!) evitando l'approccio ideologico-politico: prendere a cannonate le imbarcazioni di immigrati non è una soluzione, ma non lo è nemmeno ignorare che questi disperati, una volta entrati, per la stragrande maggioranza vivono in condizioni di miseria assoluta; non è vero che tutti gli immigrati sono delinquenti, ma è vero che moltissimi immigrati sono facile preda per la malavita; è fin troppo semplicistico dire che gli immigrati sono dei buoni a nulla, basta vedere quanti immigrati lavorano nelle fabbriche del produttivo nordest e quanti nelle serre e nei campi del meridione.
Ha ragione chi sostiene che gli immigrati sono una risorsa per un paese, come il nostro, a natalità "0", ma non si può sottovalutare l'evidenza che molti di loro finiscono per imboccare la via della criminalità.
Sarebbe ora di cambiare prospettive di osservazione e, soprattutto, di approccio al problema, possibile che non ci siano vie di mezzo tra le posizioni xenofobe di certa destra e l'estremo permissivismo di certa sinistra?
Male fa chi cavalca il sentimento di insicurezza che pervade sempre più persone, ma peggio fa chi questo sentimento lo ignora a priori.
Ancora più male fa a me, quantunquemente convintamente e fermamente di sinistra, che mi sento profondamente a disagio in questa atmosfera di trasversale generalizzazione, obbligato ad assistere a penosi muri contro muri, a tardive, quanto inutili, contromisure in seguito a totale indifferenza da parte delle preposte autorità.
A me, perchè cresciuto con la convinzione (ferma!) che la solidarietà sia un pilastro della società.
A me, che cancellerei la parola "tolleranza" dal dizionario.
A me, perchè calabresissimo terrone.