venerdì 3 agosto 2007

Sil@Civitavecchia




Questa volta la trasferta non è poi così lunga, non oltrepassiamo neanche i confini della provincia, ma la A12 deve essere costata parecchio, visto che si paga sia in entrata che in uscita!
Recuperati i vari pezzi per strada, dopo aver razziato dolci e patatine all'aneto all'Ikea, ci dirigiamo verso Civitavecchia.
Pensiamo di essere in ritardo mostruoso, anche per colpa di qualche strada sbagliata (ce l'hai il navigatore?...e perchè diamine non lo usi??), ma , come nella migliore tradizione, il concerto deve ancora iniziare.
Non c'è molta gente, quella che c'è non è in assetto da concerto, e perciò riusciamo, abbastanza agevolmente, ad arrivare sotto palco, a qualche metro dalla transenna.
Giusto il tempo di guardarci intorno, che le "luci di cortesia" si spengono.
Evidentemente Daniele, da dietro le quinte, spiava in attesa di scorgermi tra il pubblico.
Inizia il concerto.
La prima è, come anche a Roma (se non ricordo male), Marzo 3039.
I pezzi scivolano via, le presentazioni (e questo un pò mi dispiace) ricalcano quelle del Fiesta.
Sarà la vicinanza al palco, sarà l'aria salmastra o la nafta che respiravo a pieni polmoni, ma il sound mi sembra vagamente più tosto, più "rock".
Ma non mancano i momenti intimi e toccanti, e così, nonostante le abbia ascoltate centinaia di volte, Aria, Mi persi e La bomba mi mettono i brividi addosso.
Aspettavo, impaziente, un ospite sul palco; mi era stato detto, infatti, che c'era la concreta possibilità che a Civitavecchia ci fosse anche Andrea "Bove" Leuzzi.
Ospite doveva essere, e ospite fu.
Ma, a sorpresa, da dietro le quinte esce un ospite di peso: Ramon!
Inevitabile, a questo punto, 1000 € al mese, non provata, non prevista, ma assolutamente da fare.
Come al (mio) solito, spesso e volentieri mi guardavo intorno per scrutare gli sguardi del pubblico.
E' una situazione strana, è un concerto gratuito (come molti altri di Daniele ho visto negli anni), ma in una piazza e, guardando la gente intorno a me, mi sono reso conto che era la mia prima volta.
Gli altri concerti di Daniele, anche quelli gratis, erano comunque in un contesto che prevedeva una selezione all'origine, invece qui mancavano solo gli anziani cone le sedie portate da casa.
E così, ai già noti sguardi ammirati di fan avvezzi, ad incolpevoli bimbi che si addormentano sulle spalle dei papà, si aggiungono gli sguardi di chi pensava che Daniele fosse "quello di Salirò" o, peggio ancora (IMHO!), "quello della Paranza" (anche a Civitavecchia mi è sembrato di notare un certo disagio di Daniele al momento di fare La paranza, sembrava piuttosto una pratica da sbrigare, che un pezzo in scaletta), e invece si trova davanti un signor Musicista che diverte e si diverte, che non occupa la scena ma divide e condivide il palco con i suoi musicisti, generoso come pochi.
Vedere le loro espressioni cambiare di volta in volta che si palesavano loro le varie e diverse "anime" di Daniele è stata una grande soddisfazione, come sicuramente soddisfatto era il ragazzo di fianco a me che, alla fine di ogni pezzo, si girava verso i suoi amici e diceva loro: "...e da oggi in poi non voglio più sentirvi parlare male di Daniele Silvestri!".
E alla fine, sbigottimento totale e generale per il finale alla batteria, una cosa dell'altro mondo per chi non conocsce Daniele, per noi, invece, l'inequivocabile segnale che il concerto è finito.
Grazie, ancora una volta, Daniè.

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