martedì 15 maggio 2007

Il Tunnel

Per quanto mi sforzi e tenti di negarlo a me stesso, non c'è dubbio alcuno che sono, senza scampo, in un tunnel.
Tutto cominciò quando, per caso (visto che fino a quel giorno lo avevo accuratamente evitato etichettandolo come "la solita fiction"), per mancanza di alternativa, per (una fortunosa, col senno di poi) coincidenza, mi capitò di vedere in TV Montalbano. Era Il cane di terracotta ma, soprattutto, NON ERA la solita fiction. La curiosità mi spinse ad avvicinarmi ai libri di Camilleri. Da li, è iniziato un circolo virtuosamente vizioso. Il primo, naturale, passo, fu uscire dal commissariato di Vigàta e addentrarmi nel mondo di Camilleri. Da li, mi venne la smania di riscoprire Sciascia. Poi ritornai a Montalbano, o meglio, alla sua ispirazione, quindi scoprii Pepe Carvalho. Dopo qualche tempo sono approdato qui, e il tunnel si è fatto ancora più confortevole (e quindi più difficile da voler abbandonare). Arrivarono, così, le 'avventure' dell'Avv. Guerreri, la "Mennù" della Hornby, per finire a Savatteri e il suo Placido Polizzi. Siamo, così, giunti ad oggi. Un qualsiasi martedi, di una qualsiasi settimana, di un quasliasi mese dell'anno...un giorno come un altro, insomma! Entro in libreria, faccio il solito, quitidiano, giro degli scaffali. Fino a qualche tempo fa, lasciavo che fosse il libro a scegliere me. Ma non è più così. Gira che ti rigiro, finisco sempre nello stesso angolo. Una sorta di refugium peccatorum, quell'angolino della casa che ognuno di noi, da bambino (ma non solo!), elegge a proprio nascondiglio segreto, che sia dietro il cappotto color cammello nell'armadio della camera da letto di mammà e papà, o il soffitto di casa, o sotto la scrivania. Un posto, insomma, dove sai di essere al sicuro. Questo posto, oggi, per me, si chiama "lo scaffale Sellerio".E dire che mi ero imposto di cercare altrove, qualcos'altro. Ma niente! Dopo aver girovagato un pò con un libro sotto braccio e dopo aver meditato per un pò di preferirgliene un altro ancora, il canto della sirena è stato, nuovamente, inesorabilmente, prevedibilmente fatale!
Ho cercato, però, di discostarmi, almeno, dal clichè del giallo ambientato nell'Italia meridionale e così ho scelto di avvicinarmi a questo (per me) nuovo personaggio. Un'investigatrice che, già dall'ossimoro del suo nome (Petra Delicado), promette bene. Tra l'altro, l'autrice, è stata definita "la Camilleri spagnola".
Ora vi lascio, altrimenti mi si chiude il passaggio per entrare nel "tunnel Sellerio"!

Edit: apprendo, proprio ora, ciò

13 commenti:

Unknown ha detto...

Settimana prossima si fa la cena cascasse il mondo!

Navarro

Anonimo ha detto...

Io di giallisti ho letto Biondillo e Vichi. Ieri sarei dovuto andare alla Feltrinelli, alla presentazione del nuovo romanzo di Biondillo, ma lo sciopero dell'atm me l'ha impedito

Marco ha detto...

@Rheeno: ...questi, mi mancano! Che razza di giallisti sono?

Marco ha detto...

(re)@Rheeno: il razza, andava messo tra "", neh!

Anonimo ha detto...

Sono pubblicati da Guanda, Biondillo è milanese, Vichi è fiorentino...e i loro personaggi sono molto sfiziosi, l'ispettore Ferraro e il commissario Bordelli. I primi loro libri li trovi già nei tascabili. Io te li consiglio...

Marco ha detto...

@Rheeno: seguirollo, il tuo consiglio.

Anonimo ha detto...

Marco, è grave se ti dico che non amo i "thriller" e che del commissario Montalbano (il film) amo solo Luca Zingaretti? :-P

Marco ha detto...

@Nico: non saprei, credo di no comunque

Anonimo ha detto...

io ho avuto il tunnel per la collana "le vele" di Fazi Editore. ma ne sono uscito.

Marco ha detto...

@Dariuz: in tutta sincerità, non è che poi abbia tutta questa fretta di uscire da 'sto tunnel, eh! Comunque, in passato ho attraversato il tunnel di "StampAlternativa" e dei "Tascabili Newton", quando costavano millelire. Poi c'è stata anche la fase Adelphi. Da non dimenticare, infine, la fase "Club degli Editori" (il corrispettivo per i dischi era la mitica Nannucci di Via Oberdan a Bologna)!, quando comprare un libro (o un disco) era complicato, abitando in uno sperduto paese della provincia di Crotone

Anonimo ha detto...

Giuseppe Genna - Nel Nome di Ishmael! E' un gran libro!
Ma la cena si può fare quando sarò a Roma anch'io? Facciamo una rimpatriata di "Silani". Io porto la panza e, se volete, anche la paranza...
Un abbraccio
Karl

Marco ha detto...

@Karl: sei riuscito a capire come si scrivono i messaggi??!!

Anonimo ha detto...

Ancora faccio fatica, ma piano, piano......
Karl