Siamo cresciuti insieme, io e Alex.
Lui sudava e segnava, io mangiavo e bevevo, e poi esultavamo insieme, ognuno dalla sua parte dello schermo.
Quante immagini ho stampate nella memoria, il gol alla Fiorentina, il gol di Tokio, il gol (inutile) al Borussia.
Poi quel maledetto 8 novembre, un infortunio che sembrava cosa da niente (mica come quello della Compagnoni, che mi fece piangere davanti la tv!) e invece...9 mesi fuori.
Anche io, che sono senza dubbio uno dei più stoici difensori ad oltranza di Del Piero (pari, per intensità, soltanto alla avversione che ho nei confronti di Inzaghi), non ho mai nascosto che, dopo quel giorno, Alex non è stato più lo stesso.
Un ottimo giocatore, certo, a volte decisivo, sicuro, ma non più quel genio del calcio che era prima.
E' stata una sofferenza, negli anni, vederlo correre per tutto il campo dannandosi l'anima, ma non riuscire più a saltare gli avversari.
E' pur vero che non sono mancate le soddisfazioni, come il gol alla Germania, il tacco nel derby, la meraviglia contro il Bari e tante altre ancora.
Però, non erano più i "gol alla Del Piero".
Ma comunque, nonostante l'evidente realtà, per me Del Piero non si discute, neanche nei momenti più bui.
E anche ora, che si cominciano a vedere anche gli effetti dell'età, una partita con Del Piero in panchina (se non in tribuna), non ha senso.
Magari avrebbe fatto meglio a seguire l'esempio del nostro idolo in comune, ritirandosi all'apice della carriera, può darsi, ma oggi sono troppo felice per questo rinnovo, per pensarci.
Questo post è dedicato, di cuore, a Francesco, Gianni (anche se in misura minore), Paolo (senior e junior) e Pietro, per tutte le partite che abbiamo visto insieme e, soprattutto, per tutte le birre, le pizze e le paste&fagioli (cucinate da Paolo senior) che hanno segnato la nostra "carriera" universitaria.
PS x Karlo: capisci bene perchè ti ho tenuto fuori dalla dedica, vero?
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2 commenti:
Grande Marco, hai avuto la stessa mia idea, quella di festeggiare il capitano... per la dedica, ancora un po'e mi commuovo... ;-)
Un'unica cosa, giusto tutto quello che dici, ma spero che in questi due anni Alex insegni ad Aladino Palladino ad essere prima un Signore del calcio e poi un Calciatore, perchè i numeri ce li ha...
@Pietro: Sai com'è, cominciamo ad invecchiare per sul serio...e diventiamo più sentimentali!
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