Stamattina mi sono svegliato con in testa questa canzone di Gaber.
Libertà non è osservare da lontano, non è stare immobili, non è il proprio orticello, la libertà, la vera libertà, è prendere in mano la propria vita, renderla viva e utile, per se stessi e per gli altri.
Libertà non è osservare da lontano, non è stare immobili, non è il proprio orticello, la libertà, la vera libertà, è prendere in mano la propria vita, renderla viva e utile, per se stessi e per gli altri.
La libertà, è partecipazione.
Con questo post, vorrei partecipare alla catena di solidarietà nei confronti del popolo birmano, solidarietà che dal web si sposterà anche nelle strade, con un sit-in organizzato da Amnesty davanti l'ambasciata birmana.
Ma la libertà, in modi e forme diverse, ma proprio per questo ancora più subdole, è minacciata
La libertà di un PM di compiere il proprio mestiere e tentare di compierlo al meglio (sarà questa, la colpa?), la libertà di compiere indagini senza doversi preoccupare se l'indagine toccherà uomini politici.
Se fossi giù in Calabria, oggi di sicuro parteciperei la mia solidarietà al PM De Magistris, manifesterei perchè non gli sia negata la libertà di lavorare, magari anche di sbagliare.
Vorrei essere libero, libero come un uomo.
Come l'uomo convinto che la forza del pensiero sia la sola libertà.
Non smettiamo mai, nemmeno per un attimo, di pensare.
5 commenti:
Fino a quando ci saranno uomini capaci di pensera e di protestare ci sarà libertà.
Indosso già la maglia rossa.
Ecco Marco, forse la canzone di Gaber può essere rappresentativa del mio tesseramento a Rifondazione. Libertà non è restare immobili a guardare...libertà è partecipazione.
Ora mi capisci? :-)
Ho messo la maglia rossa quest'oggi. L'avete fatto anche voi?
Ti cito sul mio blog. Mi piacciono molto le cose che hai scritto :-)
Io il rosso lo porto sempre con me, dentro.
Nico, libertà è partecipazione, non necessariamente tesseramento.
Si può partecipare e darsi da fare anche senza essere iscritti ad un partito, comunque iscriversi ad un partito è, sicuramente, un modo di partecipare.
E con questo non voglio certo dire che sia sbagliato fare la tessera di un partito (e meno che mai se il partito è Rifondazione!), io, personalmente, non l'ho mai ritenuto opportuno, e la cosa non mi ha mai impedito di partecipare o mi ha reso difficile rendermi utile.
E grazie, per la citazione e per l'apprezzamento.
Anch’io l’altro giorno ho messo qualcosa di rosso. Un amico mi ha subito fatto notare che “tanto a cosa vuoi che serva”? Se ragionassimo tutti così, nessuno lotterebbe più per niente. Mentre, per fortuna, esistono ancora persone che “si battono” per libertà e giustizia e non mi stuferò mai di dirlo, che fanno la differenza. “Libertà è partecipazione”, per cui anche un gesto, seppur piccolo può aiutare, quantomeno a non dimenticare.
micaMAtta
@micaMAtta: se ognuno di noi facesse un semplice piccolo gesto (foss'anche portare indosso un qualcosa di rosso), il piccolo gesto si trasformerebbe in una grande manifestazione.
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