
Ed eccoci a
Terni, la capitale della movida del centro Italia, per questa ultima tappa del "
Sulu Tour".
O almeno della sua tranche primaverile.
Doppio appuntamento per noi, si celebrava il ritorno sul luogo del delitto, Terni: il teatro dell'incontro con Gno e Haga.
Ma orfani sia di Haga, sia della balena set della foto ricordo, e con Baleria che dava indicazioni via cellulare, non è stata certo la stessa cosa!
La prima difficoltà, è stata trovare la location del concerto.
Io e il mio amico Alzheimer ci ricordavamo Piazza della libertà (ma il navigatore satellitare rispondeva di fare un inversione ad U nel bel mezzo dell'A1!), Baleria ci indicava Porta S. Angelo,
Gno si rammentava di una "e" nell'indirizzo (o forse parlava del recital di
Vica?).

Vica sosteneva fosse Piazza dell'Olmo e così dicevano anche i
manifesti(ni).
Indirizzati da due indigeni sulla retta via, attraversiamo un centro storico tutto tempestato di localini, uno più bello dell'altro.
Una serie senza fine di pubs, gelaterie, vinerie, birrerie, lounge bar, bruschetterie, e ancora pubs, pizzerie, ristoranti all'aperto....insomma, una specie di paese dei balocchi.
Tra l'altro, tutti locali con una loro dignità architettonica.
Ho avuto la stessa sensazione che ebbi quando andai la prima volta a Catania, e mi trovai di fronte ad una selva di persone che sciamavano da un locale all'altro, che sostavano per strada bevendo e chiacchierando, in pieno inverno!

Riusciamo ad arrivare a questa tanto agognata Piazza dell'Olmo.
Ma il concerto non era proprio in Piazza dell'Olmo ma nell'adiacente,
di berlusconiana memoria, Piazza dell'Olmo due.
Una piazzetta costruita apposta, di fianco all'originale, e che ricorda la piazzetta di tanti villaggi turistici di mare.
Una sottilissima linea separava il kitsch estremo, dal buon gusto.
Ma credo (correggimi
Pietro) che sia un paradosso molto più diffuso di quanto si possa credere, no?
Il concerto è stato organizzato dal costruttore della piazza, proprio per inaugurarla.
Scordiamoci la prima fila, qua dovremmo competere con politici autoctoni e autorità VV&EE. Ci accomodiamo nelle retrovie.
Quattro chiacchiere con Nunzio&Ermanno.

Hanno ancora negli occhi l'emozione per il concerto dello
Spasimo, la sensazione che mi trasmettono è che mi sono perso qualcosa di straordinario. Raccontano di un pubblico numerosissimo (oltre 700 paganti), partecipe e attento e di una cornice, lo Spasimo appunto, stupenda. Anche se Nunzio era molto arrabbiato perchè pare che dal palco siano sparite tutte le scalette ("...se me le avessero chieste, gliele avrei date!" mi ha detto), e infatti lui ne aveva una scritta a penna sul mixer luci.
Mi dicono che sono tutti stanchi, estremamente felici e soddisfatti, ma stanchissimi, sia loro, sia Mario.
Ma loro, dello staff tecnico, sono i più entusiati, e infatti sperano di essere riconfermati per la tranche estiva del Sulu Tour, dopo una meritata pausa.
Il concerto inizia in perfetto orario, dopo un paio di marchette ai vari sponsors della serata. Mario è in perfetta forma, o almeno così sembra.
La scaletta scivola via senza troppi intoppi, liscia come l'olio, a parte i prevedibili problemini audio, visto che il service non è adatto a spazi all'aperto.

Ma Mario è stanco, si sa, e a farne le spese è un bambino, di fianco al palco, che singhiozzava rumorosamente.
Si merita un rimprovero pubblico, con tanto di interruzione dell'esecuzione di "
Mi votu e mi rivotu".
Fuoriluogo.
A farne le spese, oltre al bimbo e il suo passeggino, anche l'esecuzione di
Sant'Andrea. E quindi per la prima volta la scaletta cambia!
Il pubblico è numeroso e, a parte il bimbo, gli altri (molti li solo perchè gratis) vengono mano mano conquistati da Mario e dalla sua chitarra, e infatti la richiesta di bis è abbastanza rumorosa!
Mario riesce.
Tocca a "
Io che amo solo te", ma la interrompe diverse volte, perchè non si ricorda le parole!
E' sconsolato e imbarazzato, ma proprio non gli vengono. Chiede aiuto al pubblico, io sono sul lato del palco insieme ad Ermanno e ci mette un bel pò a girarsi da questa parte e riuscire a sentire il suggerimento giusto, ma alla fine ce la fa e riparte.

Giusto il tempo per un veniale errore, su "
Mai come ieri", questa volta una banalissima nota sbagliata, ma me ne sono accorto (credo) solo io, anche se Mario l'ha sottolineata girandosi verso di me e ridendo di gusto.
Nel frattempo si è materializzata Francesca di Catania: coraggiosamente onnipresente!
Finisce il concerto, lasciamo defluire la folla (manco tanta!) e andiamo a salutarlo.
Effettivamente è visibilmente stanco ma anche nel suo caso, le prime parole sono state per lo Spasimo e per la bellissima atmosfera.
Lo stesso non può dire per Terni. Ma è ingeneroso, con se stesso e con la platea, perchè la serata è riuscitissima e a parte il rimprovero al bimbo, il concerto è stato ottimo e il pubblico ne è stato conquistato. Ma lui non è dello stesso parere, e ha già dato "mandato" di non accettare più proposte per concerti gratuiti.
Arriva il momento del commiato, loro devono andare al ristorante, e noi a buttarci nella movida ternana!
Buonanotte e alla prossima!