venerdì 29 febbraio 2008

Dù gust, is megl che uànn?

Ieri sera s'è celebrata la serata (in teoria) più interessante del Festivàll, per ammission anche di Daniele, è la serata in cui anche gli stessi artisti in gara "buttano un orecchio" a quello che fanno/sperimentano i colleghi.
Il fatto è che non sempre, non tutti, sanno, riescono a sperimentare.
Ci sono quelli che paraculamente invitano un nome altisonante, e magari ne rimangono schiacciati.
Altri, altrettanto furbescamente, invitano artisti di spessore (presunto) minore, per uscirne ingigantiti, e magari vengono tirati verso il fondo dalla loro stessa scelta.
Ma ci sono anche quelli che sperimentano, e sperimentare è rischioso, e il rischio non sempre paga, ma premia.
Il duetto più bello è stato quell iniziale, della Bertè con Spagna. Non avrei mai immaginato che le due potessero essere amiche, e mai le avrei immaginate duettande, ma tant'è, Spagna ha impreziosito il pezzo, che sarà pure plagiato, ma resta bello e se i momenti più deboli erano le stonature della Bertè, se si sostituisce la grinta di Spagna, il risultato non può essere che buono. 9
Paraculo è stato anche Max Gazzè, che il brano lo ha si rivisitato, ma era una sperimentazione col paracadute, si sentiva che erano gli unici che avevano provato o che non ne avevano bisogno. La canzone di Max m'è piaciuta subito, e la Turci e la Rei l'hanno resa ancora più bella. 8 e 1/2
Mietta è stata (forse) l'unica che ha realmente sperimentato e rivoluzionato il pezzo con i Neri per Caso. Ma un'esecuzione a cappella è facile che si trasformi in una cappellata. Hanno rischiato, vanno premiati. 7 +
Il pezzo di L'Aura non mi fa impazzire, e poi scimmiotta troppo El'isa, ma i Rezophonic l'hanno aiutata parecchio, specie la cantante dei Lacuna Coil. 7
Il pezzo di Frankie, invece, mi piace un tot, e mi aspettavo molto dal duetto con Cristicchi, ma non sapevo cosa aspettarmi. Evidentemente non lo sapevano neanche loro, visto che si sono concentrati sulla scenografia, e non sul pezzo. Non era meglio un vero rapper (Caparezza), o gli ospiti originali del pezzo (Roy Paci e Ruggeri) o, magari, uno che non c'entrase nulla col rap e col pezzo, un/a/y melodico (chiunque)? Se proprio voleva una via di mezzo, perchè non Daniele Silvestri? 6--
Meneguzzi, probabilmente per colpa di Oberdan, mi sta simpatico e già la prima sera mi era piaciuto come aveva affrontato il palco (la canzone, no). Tony Hadley è stato un bel valore aggiunto, la paraculata del nome famoso è riuscita. 5 e 1/2 (7 Tony + 4 Pablo/2)
La canzone di Cammariere è quella che mi piace di più, ma Gal Costa, invece di impreziosirla, l'ha mortificata. Probabilmente il mio giudizio è figlio della mia poca dimestichezza con la musica brasiliana (scusami, Rino), ma Sergio da solo ha fatto più bella figua. 5 (di stima)
Zampaglione mi annoia, da morire e la canzone non mi piace, ma Di Battista è enorme anche ai miei occhi, che odio il jazz. Forse, però, era meglio se invitava il Califfo, no? 5 (10 Di Battista + 0 Zampaglione/2)
Zarrillo somiglia a mio cugino (e un poco anche a Karl) e poi suona benissimo la chitarra, ma non basta, e non bastano neanche le (per una volta) castigatissime Paola&Chiara. 4
Cutugno ha preso un pezzo che aveva scritto nel settembre dell'80 e che aveva dimenticato nel dimenticatoio, e l'ha portato al festivàll. Mi sta profondamente sul cazzo, perchè è un arrogante violento che finge di essere piacione (e secondo me vota(va) AN!). La Minetti ha una bella voce, ma non mi piace come/cosa canta. 4- (voto enormemente aumentato per le tette della Minnetti)
Bennato (Eugenio) ha addentato l'osso folk prima di Carmen, e non vuole mollarlo, ma c'ha scassato abbondantemente i cabbasisi. La Montecorvino è una grande performer, ma il pezzo è monotono e affatto originale. 3 (però mi sono emozionato a vedere sul palco quella chitarra battente che, qualche anno fa, ho avuto il privilegio (e il coraggio, spudorato) di suonare, insieme ai ragazzi che ieri erano sul palco)
Nomadi per dimostrano che il pezzo di Grignani è così anonimo, che chiunque lo canti, sembra lo abbia anche scritto. 3--
Ma 'sti Finley, chi sono? E sta Belinda, chi è? Mah! Inutili. 2 e 1/2
Fabrizio Moro aveva una sola cartuccia. Se l'è sparata lo scorso anno. Scimmiottare e fingere di non farlo, Vasco è rischioso, specie se poi inviti Curreri per duettare! 2
Ma perchè basta essere rincoglioniti, per farsi osannare da certa stampa come geni (incompresi, ovviamente). Tricarico non sa cantare, non si sa esibire e ha scritto un pezzo ovvio e anche brutto. Che tristezza vedere il Mago Forrest mortificarsi là dietro. 2--
Ma di giggidalessio, non ne bastava uno? La versione femminile era già di troppo, in inglese, poi, proprio nun se pò sentì! I gridolini di Bolton non migliorano il pezzo della Tatangelo. 1 e 1/2
Ma che volevano fare Little Tony e i Gipsy Kings? Che casino, e che schifo! 1
Lola Ponce, Giò di Tonno e Los Vivancos: che ppppalle! 1--
Minghi, ma quando ti ritiri??? 0

Fuori classifica, perchè le emozioni non si possono misurare: grazie, Mario.

mercoledì 27 febbraio 2008

Sanremo, la prova d'appello

Con la pia speranza che il flop della prima sera fosse dovuto al clamore (e orrore) suscitato dai terribili fatti di Gravina, ieri sera si è celebrata la seconda puntata del 58° festivàll della canzone italiana (?).
Dopo l'invasione degli ultrapippi, la geniale (ma dove li hanno trovati questi autori? Uova di pasqua scaduti?) trovata della seconda serata è stata, nientepopodimenoche, il commissario Rex, e i suoi cloni. Alzi la mano chi non ha pensato che tra tanti cantanti-cani, un cane-cantante avrebbe fatto la sua porca figura! Ma per fortuna (o sfortuna, chi lo potrà mai dire?) il magnifico Deutscher Schäferhund non ha cantato.
A dire il vero, nei più apprensivi (e mentalmente labili) di noi, l'immagine di tutti quei cani che abbaiavano sul palco ha generato il panico, temendo che le di loro bave potessero far scivolare "iddu".
Infatti di li a poco, sul palco è arrivato Mario.
Bella l'accoglienza riservatagli da Pippo Baudo, tanto da fugare ogni nostro dubbio sul fatto che tra i due non corra buon sangue.
O magari hanno fatto pace, boh!
Carina "A ferro e fuoco", sicuramente non all'altezza di altri brani di Mario (mia madre ha laconicamnete commentato "...ha fatto di meglio..."), ma altrettanto sicuramente più "sanremese" di Crudele e Un altro posto nel mondo, e visto che in altre occasioni c'eravamo lamentati del fatto che avesse portato brani troppo sofisticati per quella platea, mi sembra che ci sia ben poco di cui lamentarsi oggi.
Incontentabili!
Il brano sa molto di Beatles e a me personalmente ricorda molto altri due pezzi di Mario, Estate in città e Grandi imprese.
Dopo averla (finalmente) ascoltata, ho capito perchè Mario abbia pensato a Luca per il duetto di giovedì.
Così come In santità, questa canzone sembra scritta proprio per i Denovo!
L'esibizione è stata emozionata e in alcuni tratti la voce ha stentato, l'effetto "felpa in bocca" non ha sortito effetti dannosi.
Una discesa col freno tirato, direi, ma nella mediocrità di Sanremo, è sembrato un Km lanciato!
Sventato anche il "pericolo Chiambretti", chè temevo reazioni poco simpatiche di Mario....
La lezione della prima serata non è servita a far cambiare registro, lo spettacolo (?) è noioso e fa da cornice a canzoni per lo più brutte (e mal eseguite) e dire che la Guàccero (che io ocntinuerò a chiamare Guaccéro) ce l'ha messa tutta per far alzare lo share!
Ma niente, gli ascolti confermano che il festival, così com'è, non piace.
Perchè così lungo? Perchè 5 giorni? Perchè inutili siparietti? Perchè?
Domande destinate a restare senza risposte.
Che poi, a me neanche dispiace che ci sia Baudo, chè forse solo lui riesce a reggere 'sta corazzata, ma la formula proprio non va.
A niente servono le frecciate di Chiambretti, che sulla distanza risulta anche pesante; sicuramente poco efficace nelle gags costruite, meglio nelle battute estemporanee.
A metà serata l'unico, vero, spettacolo della serata, il ciclone Loredana!
Pazza come un cavallo, fuori come una balconata, si è abbattuta sull'Ariston svegliando tutti.
La canzone non è malvagia, l'esibizione è magnifica, ma neanche lei si sottrae a stonature varie.
Ruggeri (Enrico) sostiene che c'è qualche problema audio sul palco, mi sa che è vero, visto che stonano tutti/e/y.
Tranne Meneguzzi...ma lui mica canta!
Finita l'esibizione, Loredana non ne vuole sapere di lasciare il palco...e nè Baudo nè Chiambretti hanno il coraggio di accompagnarla fuori.
La assecondano per divesi minuti, terrorizzati da ciò che potrebbe direfarebaciareletteratestamento.
E per fortuna non era all'oggiata nell'albergo di mAu, chè lui dice che sul palco ce l'avrebbe accompagnata a calci in culo!
C'è ancora spazio per l'unica vera emozione musicale della serata.
Purtroppo (per quelli che si erano già consegnati a Morfeo) l'ora è tarda è così le velleità di abbandonare la nicchia sofisticata e snob in cui si è relegato svaniscono, e così l'immenso Sergio Cammariere è costretto ad eseguire la magnifica "L'amore non si spiega" per pochi intimi.

La cosa migliore ascoltata al festival, non ho dubbi.

Ridendo e scherzando (mica tanto, neh!), siamo arrivati all'1, e gli occhi mi fanno pupi-pupi.
Il dopofestival lo registro e me lo godo in un orario più consono, che quest'anno gli Elii stanno facendo un lavoro M-A-E-S-T-O-S-O.
Stamattina, però, mi sono svegliato con un saporaccio nelle orecchie.
Ho messo gli auricolari sotto il casco e mi sono fatto accompagnare a lavoro dalle anime salve di Fabrizio.

martedì 26 febbraio 2008

Sanremo!

E alla fine arriva lui, anzi no, all'inizio, dell'anno, arriva lui.
Puntuale come le elezioni, arriva il Festivàl di Sanremo.
Io faccio parte di quelli che il festival lo guardano, in alcuni casi (come quest'anno) lo aspettano pure.
Diciamo che un motivo in più per guardarlo, c'è quasi ogni anno, una volta Mario, una volta Daniele, un'altra Carmen, quest'anno, poi, c'è una bella concentrazione: Mario, Cammariere, Frankie e Gazzè.
Ieri sera, perciò, non mi sono sottratto al rito.
Come ogni anno, da 58 a questa parte, si sente dire quello dell'anno scorso era meglio, salvo poi dire che le canzoni sono sempre le stesse!
Il fatto è che al festival, tranne una manciata di (pseudo) novità all'anno, è una replica, da almeno 25 anni.
Un pò come i candidati alle elezioni, con la differenza che Grillo ancora non ha organizzato un V-Day per proporre il limite dei 3 Sanremo a cantante!
Ieri sera, quindi, si è celebrata la prima serata del festival.
E' iniziata come peggio non poteva, l'omaggio a Modugno è stato (IMHO) scandaloso.
Sono riusciti a rendere vecchia una canzone che 50 anni era avanti di almeno 50 anni!
E Morandi?....ma non avevano provato prima?
Il povero Mimmo si sarà rivoltato nella tomba!
Sulle canzoni non so (ancora) esprimermi, diciamo che, a primo ascolto, me ne sono piaciute 3 (Max Gazzè, Frankie e i Frank Head), però riesco a canticchiare solo quella di Frankie (...qui si fa la rivoluzione...); non mi è dispiaciuto il ragazzo che ha cantato quella canzone su Moro e Berlinguer, un pò perchè se mi nominano Enrico mi toccano nel profondo, un pò perchè mi ricordava i Modena City Ramblers che furono (e che a Berlinguer dedicarono una bellissima canzone).
Lungi dall'essermi piaciuto, ho apprezzato il Meneguzzi, che chiamato sul palco per primo, non si è affatto emozionato e ha pure cantato bene.
Resta il mistero Annatatangelogiggidalessio, io ero convinto che a Sanremo si potesse andare solo con brani inediti, mentre 'sti due presentano ogni anno la stessa canzone!
E comunque, l'immagine che mi è passata, è che l'amico di Anna non è gay, ma un bel paragnosta che approfitta per coricarsi con lei (e farsi accarezzare come un gatto)!
E Tricarico? Ma che s'era calato? Mi spiace per la mia amica Paola, ma non m'è piaciuto lui, non m'è piaciuta la canzone e non m'è piaciuta l'esibizione.
Il resto, calma piatta, L'aura e Moro, copmpresi, che di Elisa e Vasco bastano gli originali, chè di brutte copie ne abbiamo parecchie.
Comunque, più che scagliarmi contro i cantanti, le canzoni e la commissione che li ha scelti, vorrei tanto capire per quale spacchio di motivo per una settimana all'anno alla Rai non possano rinunciare al giochino del cazzo della prima serata per far iniziare il fastival ad un orario decente e farlo terminare ad un orario meno marzullesco?
Perchè allungare ancora di più il festival con inutili (anche se la Osvart è un gran bel vedere) balletti ed estenuanti spot?
Perchè sottrarre tempo prezioso al vero spasso del festival: il dopofestival?
Quest'anno, soprattutto, che gli Elii hanno ocnfezionato un programma S-T-U-P-E-N-D-O!
Ieri sera è iniziato con una versione riveduta e corretta del pezzo di Cutugno, con tanto di intrusione dello stesso armato di sax, è proseguito con un tentativo di rissa tra Cutugno (sempre lui) e Luzzato Fegiz (provvidenzialmente arginata da Elio) e si è concluso con Zarrillo in versione heavy-metal (che per me non era una sorpresa, chè mi ricordo da piccolo che il buon Michele venne al mio paese a suonare, e la chitarra la sunova divinamente già allora).
Stasera si bissa, il primo è proprio Mario, e la cosa mi preoccupa non poco, visto che a lui il palco dell'Ariston gli provoca l'effetto "felpa in bocca", rompere il ghiaccio, poi!
Peccato solo che quest'anno abbiano deciso di anticipare i pezzi in gara nella seconda serata già dalla sera prima.
Addio sorpresa, uovo rotto e addio sorpresa, come sostiene Ivan, ma io non ci casco, ho accuratamente evitato di ascoltarla.
Il mo uovo è ancora intatto.

lunedì 25 febbraio 2008

....concilia?

ROMA - Settanta euro di multa per non aver allacciato la cintura di sicurezza. Niente di strano se non fosse che l'autista fermato da solerti vigili urbani della Capitale era alla guida del pullman verde di Walter Veltroni. Verso le 10 di questa mattina il bus aveva fatto poche decine di metri quando due vigili urbani in moto lo hanno affiancato e fatto fermare all'imbocco del lungotevere, vicino alla Bocca della Verità, dove era l'appuntamento per la partenza verso le Marche, tappa odierna del tour. I due vigili urbani hanno contestato al guidatore il mancato uso della cintura di sicurezza e, inizialmente, anche l'uso dei fendinebbia in città. Dopo almeno 10 minuti, e dopo l'avvenuta multa, il pullman è potuto ripartire alla volta di Ascoli Piceno, dove alle 15 Veltroni - che salirà a bordo più tardi, dopo la presentazione del programma - parteciperà a un'iniziativa pubblica sul tema del lavoro e dell'impresa.

venerdì 22 febbraio 2008

...era ora!!

Corrado Guzzanti ritorna in tv!
Anche se è solo per un particina in Boris, ma è già qualcosa, e comunque, ha dichiarato: "È possibile che io rifaccia un programma tv. Ma niente soliloqui. Vorrei fare uno show ricco, con attori e amici, sto pensando a qualcosa che ricordi L'ottavo nano. Uno spettacolo strutturato con satira politica ma non solo. Non so se verrà recepito dalla Rai o da La 7. Ma, ripeto, l'ideale sarebbe lavorare con attori amici. Dei nomi? Per esempio Paola Cortellesi e Neri Marcorè."
Incrociamo i diti!
....'mbuti!

lunedì 18 febbraio 2008

Pliz, vot for mi




Rutelli ha sciolto la riserva.
Sentito il "giudizio positivo e incoraggiante dei cittadini", ha deciso di accettare la candidatura a sindaco de Roma.
Mi vengono un paio di riflessioni da fare e da condividere.
In primisi, se questa è l'idea che hanno nel PiDdì di alternanza (Rutelli-Veltroni-Rutelli-...), spero tanto che Uòlter perda le elezioni, chè Rutelli presidentedelconsiglio proprio non riuscirei a reggerlo.
Entrando nel merito della scelta, poi, succedere a Veltroni sarebbe stato difficile per tutti.
Molte critiche si possono fare a Uòlter, ma Roma, sotto il suo mandato, è migliorata parecchio, sotto molti punti di vista e la maggioranza bulgara con cui è stato rieletto la dice lunga.
Conosco diverse persone di destra che (la seconda volta) lo hanno votato, perchè erano semplicemente convinti che avesse fatto bene.
Detto questo, ma proprio Rutelli dovevano proporre?
Ma, probabilmente, anche questa scelta è dettata dal'essenza prima del PiDdì, e cioè due anime (per alcuni versi opposte), in un corpo solo, che devono comunque scendere a compromessi.
E così, per un'ottima scelta, come la Finocchiaro in Sicilia, anche se a discapito della Borsellino, tocca pareggiare con Rutelli nella capitale.
Passando dall'altra sponda, continuo a non capire (ma ad apprezzare!) la strategia del centro-destra riguardo alla poltrona di primo cittadino di Roma.
Vado a memoria, ma mi sembra che dopo la candidatura di Fini (battuto proprio da Rutelli), il centro destra abbia quasi snobbato le comunali di Roma.
Se non ricordo male, infatti, la prima volta Veltroni se la dovette vedere con Tajani e due anni fa con Alemanno.
Se sul secondo si potrebbe pure intavolare una discussione (in merito a capacità e carisma), su Tajani non vedo da dove si possa iniziare a parlare!
Ma il coupe de theatre che si preparano a sfoderare quest'anno, se confermato, soppianterebbe persino l'autogol di Negro!
Non so, infatti, se sperare che venga confermata la voce che vorrebbe Ferrara (si, Giuliano Ferrara!) candidato a sindaco dalla coalizione di centro destra (che, matematicamente, significherebbe un'altra legislatura all'opposizione), o disperare per questa ennesima dimostrazione di quanto la politica italiana sia caduta in basso.

Pliz...

sabato 16 febbraio 2008

Denovo loro!

Oramai è ufficiale.
Dopo le prime voci di qualche giorno fa, dopo l'anticipazione de Il Mattino, la conferma viene proprio dal diretto interessato: i DENOVO tornano a Sanremo!
Da qualche anno, infatti, una delle serate del Festival di Sanremo (la più interessante, alla fine dei conti) è dedicata alle rivisitazioni.
Ogni artista in gara rilegge il brano arricchendolo con un'ospitata.
Fuori da ogni pronostico, quando in molti davamo per scontato che Mario avrebbe invitato Carmen Consoli (visto che proprio Mario ce lo aveva anticipato), eccoti invece rispuntare i DENOVO!
A dire il vero, saranno solo i 3/4 dei Denovo.
Come era già accaduto in occasione della stesura del libro "Tempi di libero rock", Gabriele Madonia, il bassista della banda catanese (nonchè fratello di Luca Madonia) si era defilato, facendo sapere che non ne avrebbe voluto più sapere dei Denovo.
Perciò, giovedi 28 febbraio, sul palco dell'Ariston, ad accompagnare Mario Venuti ci saranno Luca Madonia (che, come Mario, ha continuato la carriera solista) e Tony Carbone (che, a parte qualche ospitata in diversi CD) è passato dall'altra parte del mixer.
Nonostante nomi più o meno famosi (pare certa la presenza, nella serata di giovedi, di Michael Bolton e anche di Gianna Nannini), il ritorno sulle scene dei "Denovo" è sicuramente "la" notizia di questo festivàl.
Sicuramente lo è per me, che sogno questo momento da quell'estate del '90, quando li vidi per la prima (e ultima!) volta insieme e che ho ancora i brividi per la stupenda serata di Villa Celimontana.

venerdì 15 febbraio 2008

Olmo

Lui è Olmo, il mio nuovo amico.
Mi sono sempre piaciuti i bonsai, perchè mi sono sempre piaciuti gli alberi e l'idea di poterne avere uno tutto mio sempre a portata di mano, mi ha sempre esaltato.
Ma ho sempre pensato che, curare un bonsai, era un impegno che non sarei riuscito ad onorare, perciò mi sono sempre accontentato di sognarne uno.
L'altra sera S., evidentemente commossa dal fatto che, puntualmente, mi ipnotizzo quando passo davanti ad un bonsai, s'è presentata con un bonsai, Olmo, appunto.
E' bellissimo, vero?
Me ne sono innamorato subito (di Olmo, chè di S, lo ero già).
Spero tanto di riuscire a non farlo morire, ho cominciato a studiare (questa è una delle cose per cui amo il web!) e mi sono ripromesso di mettercela tutta, perchè il ripiano degli hobbies dismessi è già stracolmo, e poi, ho un sogno nel cassetto che, prim'o poi, devo realizzare.
Creare un bonsai del mio albero preferito, un ulivo bonsai, magari come questo.
C'è da dire che, essendo calabrese, ho il pollice geneticamente modificato, almeno così dicono.

giovedì 14 febbraio 2008

Tutto sommato...

Partendo da un paio di presupposti imprescindibili, e cioè che, in primisi, pur sapendo che sarà un voto ininfluente, continuerò, iperterrito (nonostante il nuovo orribile simbolo) a votare col pugno chiuso perchè questa corsa concentrica mi fa venire il voltastomaco; in secundisi, visto che abbiamo avuto al governo quelli che a scuola erano comunisti, abbiamo avuto anche quelli che erano fascisti, ma di quelli che a scuola erano bravi, non v'è traccia, siamo, per l'ennesima volta costretti a scegliere tra il peggio e il meno peggio, in fin dei conti, Uòlter non può essere peggio di Silviolo.
Detto questo, devo ammetter che ieri sera Uòlter è uscito bene dall'uno contro tutti.
Io e Uòlter abbiamo fatto un pò di strada insieme, abbiamo condiviso parecchie idee e, quando era direttore de l'Unità, era il mio giornalista preferito (direttore del mio giornale preferito), le nostre strade, col tempo, si sono divise, e pur apprezzandolo tantissimo come sindaco della città che mi ha adottato (anche se, fare meglio di Rutelli, non era tanto dificile!), su molte cose la pensiamo in maniera diversa.
Però, devo dire che ieri sera mi è piaciuto come ha affrontato il salotto di Vespa e come ha impostato la campagna elettorale.
Non mi piace, o piuttosto non comprendo (oltre, ovviamente, a non condividere) l'acredine generica nei confornti della sinistra radicale (come se il governo l'avessero fatto cadere Giordano&co.!); non condivido alcune sue posizioni di politica estera, in particolare per quanto riguarda le missioni militari all'estero, e via dicendo.
Però, ieri sera mi è piaciuto il modo chiaro e pacato con cui ha parlato.
Non è stato spocchioso ("sono indispensabile", "sono superman", "quello che ho fatto io, non l'ha fatto nessuno") come Silviolo la sera prima (atteggiamento che può piacere agli invasati, ma che non fa che allontanare ancora di più le persone dotate di più di un neurone), non è stato soporifero come Prodi, non è stato indisponente come Fini, non è stato arrogante come Maroni, non è stato inconcludente come Casini, ma, soprattutto, non è stato piacione come Veltroni!
Le cose che ha dette, condivisibili o meno, sono state nette e precise.
Il modo, in cui le ha dette, è stato convincente.
Non è caduto nella trappola di Vespa che, a differenza dell'atteggiamento servile della sera prima,
ha cercato di farlo scoprire in diverse occasioni (tipo sull'aborto e sul nucleare) e mi è piaciuto molto quando, all'ennesima domanda inutile dell'inutile Giordano (che ha sfoderato intelligentissime domande su Fonzie, sulle figurine Panini, su Obama e su Crozza), ha risposto con un sorriso di commiserazione che lo ha gelato.
Ha escluso grandi intese post voto, ha auspicato una politica energetica ecosostenibile, ha promesso politiche di sostegno per i dipendenti, tutto senza fare proclami e senza gridare, ma comunque non rispoarmiando stoccate al centro destra, senza mai fare nomi.
Lo ripeto, voterò per la cosa rossa, perchè voglio che il baricentro del PD si sposti a sinistra, ma ieri sera Veltroni (mi) ha fatto una bella impressione e non sono più tanto sicuro che Silviolo&Co. abbiano la vittoria in pugno.
E scommetto pure che, nelle prossime ore, le imcomprensioni tra il nano e il pio svaniranno nel nulla.



PS: non c'entra nulla, ma stamattina mi sono svegliato con queste due canzoni in testa: una è questa, l'altra è questa.

mercoledì 13 febbraio 2008

lunedì 4 febbraio 2008

In nome del popolo italiano

Negli ultimi giorni, soprattutto da quando Mastella ha fatto cadere il traballante governo Prodi, i tromboni della destra non fanno altro che ripetere che "è il popolo italiano a chiedere a gran voce le elezioni".
Ora, a parte il fatto che a me non l'ha chiesto nessuno, neanche il il portiere del mio palazzo (sarà mica perchè il mio palazzo non ha la portineria?), nell'orgia di sondaggi che si leggono sui giornali e si vedono in tv, non ne ho mai visto (e se sbaglio mi corrigerete) uno che facesse luce su questo scottante tema.
A parte gli invasati che fanno la ola ad ogni scureggia dello psiconano e che vedono la Carfagna a capo del governo della Campania (...la CARFAGNA!!) e gli idioti che credono ancora che la Lega sia dura&pura, siamo proprio sicuri che un qualsiasi italiano, di destra o di sinistra, purchè fornito di almeno due neuroni (entrambi funzionanti!), è felice che si vada a votare subito, con questa legge elettorale che (nonostante i sondaggi che danno il nano al 105%) potrebbe far nascere un altro governo ad orologeria?
Siamo proprio sicuri di voler buttare quest'altra manciata di milioni di €uri per allestire l'ennesimo teatrino?
Siamo sicuri di voler assistere ad un nuovo proliferare di partitini che si azzuffano per accedere ai milionari finaziamenti statali (che già anni fa decidemmo di abolire!)?
Io, non ne sono così sicuro.